D'AMICO, La Fiorentina può prendere Pandev
La riapertura del mercato si avvicina e l'agente Andrea D'Amico ci parla delle possibili trattative relative ai suoi assistiti e non.
Domenica c'è l'ultima giornata di campionato del 2009 e poi sarà tempo di mercato. La crisi economica influirà o no?
"Il mercato risentirà e ha già risentito in passato della crisi economica".
I movimenti estivi si sono rivelati azzeccati?
"Non è mai così. Il 100% dei movimenti non può mai essere soddisfacente, ma mi sembra che questo sia nella logica dello sport e del calcio, altrimenti non ci sarebbe il mercato di riparazione".
Si aspetta grandi colpi o no in questa sessione?
"Mi aspetto movimenti come negli scorsi anni. Chi è in testa cercherà di colmare le falle e di rimpinguare la rosa, mentre chi è in coda cercherà di fare aggiustamenti in modo da rendere competitiva la squadra. E' sempre avvenuto così e per quanto riguarda la crisi bisognerà fare di necessità virtù".
Si aspetta un botto o no?
"I botti arrivano sempre alla fine del mercato, anche negli ultimi minuti. Mi aspetto operazioni intelligenti perché i nostri dirigenti stanno diventando sempre più bravi".
La Juventus, in estate, ha messo a segno due grandi colpi come Melo e Diego, ma finora hanno deluso. Come mai?
"Il rendimento dei campioni non è mai uguale e forse finora il loro è stato al di sotto delle aspettative. A volte, però, servono un po' di mesi per ingranare e sono capitate situazioni dove giocatori, bollati come inutili, si sono poi rivelati utili alla causa".
A gennaio come potrà muoversi la Juventus?
"Sono in un periodo difficile, duro, ma hanno struttura e organizzazione per poter sopperire a questi periodi. L'eliminazione dalla Champions, a mio avviso, può dare una sferzata e spero possano tornare ad investire sui giovani che hanno in squadra come hanno fatto al momento della discesa in B".
Come ad esempio Giovinco e De Ceglie?
"Penso che la Juventus abbia saputo rinascere anche grazie all'ottimo lavoro svolto con questi giovani di qualità. E' naturale che questi abbiano bisogno di continuità e fiducia oltre che di giocare. Per me la rinascita può passare da questa strada".
Giovinco, che fa parte dei suoi assistiti, rimarrà come tassello importante?
"E' un giovane di grandissima qualità, ha bisogno di giocare e a mio avviso, seppur di parte, credo che abbia risposto bene alle aspettative quando è stato chiamato in causa. Poi si sa che l'andamento del singolo giocatore è condizionato da tanti fattori".
In casa Inter, invece, si fanno tanti nomi
"Lo stesso allenatore ha detto di aspettare una punta, vista l'assenza di Eto'o, e non vuole farsi trovare sguarnito nel finale di stagione. Penso voglia assolutamente centrare l'obiettivo grosso: la Champions League".
Toni può essere l'obiettivo giusto?
"Dipende molto da che tipo di attaccante Mourinho chiede, ma non mi stupirei se puntassero su Pandev, a maggior ragione per il fatto che potrebbe anche liberarsi a parametro zero".
Su Pandev si dice ci sia anche il Milan, questa volta il derby chi lo vince?
"E' un bel derby, una situazione interessante perché potrebbe non esserci un cartellino da pagare e quindi un esborso patrimoniale in meno per i club".
In casa Fiorentina si continua a parlare di una possibile partenza di Mutu, destinazione Zenith. Ci crede?
"Quando un allenatore italiano va all'estero, in una squadra importante o comunque ricca, subito gli vengono accostati giocatori 'italiani' che magari aveva apprezzato nella stagione precedente. Credo che gli allenatori italiani siano anche molto accorti e quindi questo potrebbe essere uno scenario, ma non l'unico".
E se, per paura della sentenza relativa a Mutu, la Fiorentina si inserisse nella corsa a Pandev?
"Sicuramente la Fiorentina e i Della Valle hanno argomenti importanti. Sarebbe una bella lotta fra questi tre club e magari non escluderei nemmeno la Juventus".
Ma secondo lei Mutu potrà andare via?
"E' difficile prevederlo ora, molto difficile. Non dimentichiamo che la Fiorentina ha una Champions League da affrontare e un traguardo storico da raggiungere, perciò vorrà arrivarci con la rosa migliore possibile".
Gattuso è rimasto al Milan, come valuta questa scelta?
"E' un'operazione importante perché Rino sta bene, sia di testa che di fisico, e ha ritrovato una grande voglia, quella stessa voglia che lo ha visto essere il gladiatore che noi consociamo. Dopo un brutto momento dovuto all'infortunio ha ritrovato la forza dentro di sé".
Sempre al Milan, Abate e Antonini si muoveranno a gennaio?
"No, rimarranno in rossonero".
Per quanto riguarda Caracciolo invece?
"Caracciolo, secondo me, è un lusso averlo in B, sia dal punto di vista tecnico sportivo ed anche economico. Il progetto di Caracciolo era per una B in cui si potesse lottare per la promozione, ma purtroppo gli avvenimenti, finora, non lo hanno reso possibile. A questo punto bisognerà vedere".
Altri suoi assistiti che potrebbero muoversi?
"Difficile prevederlo ora, stiamo ad aspettare".