BOROZAN, Melo-Zanetti, ci hanno guadagnato i viola

29.10.2009 07:35 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: TMW
BOROZAN, Melo-Zanetti, ci hanno guadagnato i viola
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Dopo poche settimane dall'inizio del campionato, con Vlado Borozan analizziamo gli errori e le scelte di mercato dei club di serie A. Chi ha sbagliato e chi ha azzeccato le proprie scelte?

Da questo avvio di campionato vedi già squadre che hanno commesso errori nel mercato estivo?
"I risultati dimostrano che qualcuno qualcosa ha sbagliato. Non vorrei fare nomi e cognomi, ma è semplice, basta guardare la classifica".

Ti aspettavi già così tanti esoneri in A?
"Sinceramente no, anche se guardando le scorse stagioni sono sempre i risultati a determinare certe scelte. Probabilmente si è voluto cambiare in tempo e non arrivare troppo tardi, perciò alle prime difficoltà qualcuno ha provato subito a cambiare rotta".

Quale esonero non ti aspettavi?
"Forse non mi aspettavo l'addio di Spalletti. Ero convinto che potesse finire almeno la stagione".

Gregucci e Ruotolo invece hanno pagato l'inesperienza in A?
"Per quanto riguarda Ruotolo devo dire che forse il problema è stato questo, mentre Gregucci ha fatto bene per tanti anni in B, è preparato e forse non è andato bene qualcosa, ma non a livello di preparazione sua".

Spalletti invece ha pagato in prima persona i problemi societari della Roma?
"Sicuramente sì. Si è caricato sulle sue spalle tutte le difficoltà della Roma e ci ha messo la faccia. Erano tutti nascosti dietro di lui e ha pagato questo".

I venti milioni di Aquilani non sono serviti a rinforzare la squadra, ma solo per prendere un uomo come Montali. Come te lo spieghi?
"Me lo spiego con una gran confusione che regna da tempo. Probabilmente c'è qualcosa che non è chiaro e ben definito all'interno della società e con questa scelta hanno voluto dare il segnale che la società si sta riorganizzando e sta cercando nuove risorse. Non credo, però, che Montali potrà essere determinante per cambiare il vento".

Spalletti lo vedi su una panchina italiana o straniera?
"E' un grande allenatore innanzitutto, ma a questo punto lo vedo più su una panchina straniera".

Mancini continua a rimanere senza panchina, stupito?
"No perché sono convinto che lui stia aspettando un'occasione giusta. Non ha bisogno di affrettare questa decisione e credo faccia bene perché dopo l'Inter lo vedo solo in una grandissima società o in un grandissimo progetto e non ce ne sono tanti".



Siena, Bologna e Livorno pagano qualche errore societario a livello di mercato?
"Sicuramente sì, poi bisogna andare a vedere per ognuna cos'è stato fatto. Credo comunque che, soprattutto per quanto riguarda il Bologna, le questioni societarie hanno avuto il sopravvento. E' successo un po' come a Roma e quando si improvvisa spesso si sbaglia".

Pensi che con il ritorno di Taci i Menarini possano vendere?

"Questo non lo so, quello che capto è che ormai è diventata una situazione insostenibile e qualche taglio netto va fatto".

A Bari non arrivano gli americani, ma Perinetti ha fatto un mercato ottimo

"Questi sono i risultati opposti, con una gestione opposta, a quanto successo a Roma e Bologna. Perinetti è una persona che ormai da qualche anno non sbaglia le sue scelte ed ha dimostrato tutta la sua preparazione ed esperienza. Sta facendo veramente un capolavoro, tanto di cappello".

Del mancato arrivo degli americani a Bari cosa pensi?
"Non esistono, è una bufala".

Quale squadra promuovi a pieni voti?

"Oltre al Bari devo dire che anche il Palermo mi sembra abbia fatto un'ottima scelta prendendo Zenga. Sabatini è un'altra figura capace di fare le scelte giuste, come Perinetti, e alla lunga il Palermo può diventare veramente importante".

Il Milan è bocciato?
"Assolutamente no. Io apprezzo molto la politica della società, che non intende buttare persone che hanno fatto grande il club. E' una cosa rara nel calcio e bisogna avere rispetto verso chi ha dato tanto al Milan. Dovranno rinnovare, cambiare qualcosa, ma non fare scelte affrettate e buttare giocatori che ancora ci stanno bene. Hanno fatto bene a tener duro e credo che questi giocatori possano ancora dare molto".

Huntelaar via a gennaio?

"Non credo. Anche in questo caso credo che il Milan saprà aspettare e aiutare chi è arrivato in un momento difficile. Huntelaar ha le sue caratteristiche e paga il fatto di doversi adattare a questa situazione. Ora lo sta facendo con scarsi risultati, ma alla lunga non è detto che non emergano le sue qualità, è sempre un ottimo giocatore".

Leonardo ha dichiarato che a gennaio gli basta Beckham
"Sono d'accordo perché nelle ultime tre partite il Milan ha dimostrato che può dire la sua. Beckham nella sua precedente esperienza ha dato tantissimo, prima del suo arrivo c'era qualche difficoltà e lui è riuscito a mettere a posto la situazione. In questo momento il suo inserimento sarà la ciliegina sulla torta che farà sì che il Milan possa esprimersi a grandi livelli con continuità".

Parlando di Sampdoria, Marotta ha fatto un mercato perfetto?
"Sì, lo sta facendo da anni e ha fatto talmente tante cose negli ultimi anni per la Sampdoria da far sì che la società possa avere un buon bilancio. Senza avere grandi cifre ha sempre allestito ottime squadre".

Parliamo di Fiorentina, è stato ceduto Melo e sono arrivati Zanetti e Marchionni
"Nello scambio Melo-Zanetti credo abbia guadagnato la Fiorentina e Marchionni è un ottimo giocatore che serviva. Vista anche la maturazione di Jovetic credo che la Fiorentina abbia fatto un ulteriore passo avanti rispetto lo scorso anno".

Parlando di Jovetic, in effetti quest'anno ha stupito tutti in positivo
"Ne avevamo parlato qualche anno fa. Era un grande talento, si sapeva e diciamo che la sua maturazione si sta compiendo. Lui è un giocatore che per forza dovrà fare una grande carriera con quelle qualità".

A questo punto è impossibile che Real e le inglesi non vadano su di lui
"Queste sono le logiche conseguenze. E' impensabile che non finisca nel loro mirino. La Fiorentina l'ha preso per valorizzarlo, farlo diventare giocatore importante, ma a quanto pare è molto riconoscente e cercherà di concludere un percorso. Più avanti vedremo se rimarrà o se ne andrà".

Per quanto ti riguarda, invece, ci sono novità o qualche nuova scoperta?
"Qualche scoperta c'è, ma voglio tenerla per me. Per il resto non c'è nulla di straordinario".

Qualche giovane che ti ha stupito?

"Nel Mondiale Under 20 mi han sorpreso gli ungheresi, in particolare Gulacsi, Nemeth e Koman, della Sampdoria. Il Ghana, come al solito, ha messo qualche giovane interessante in vetrina e ormai abbiamo visto che il calcio si gioca dappertutto. Esempio è la Costarica e bisogna stare attenti perché ormai i talenti escono dappertutto".