ADRIANO, L'evoluzione da Super Bomber a Superciuk
Fonte: La Nazione
Molti anni fa, il più grande autore italiano di fumetti, l’indimenticabile Magnus, inventò un personaggio straordinario: Superciuk. Costui non era cattivo, anzi, chi lo aveva conosciuto ne parlava con affetto: ma a travolgere e stravolgere la vita dell’eroe di cartone, facendone un reprobo, era stata la passione per la bottiglia. Ecco, Adriano Leite Ribeiro è come il Superciuk di Magnus. E’ un ex ragazzo mite, sopravvissuto alle ingiustizie di una infanzia spesa nelle favelas brasiliane. Bambino apparentemente condannato alla miseria permanente, grazie al pallone Adriano è invece diventato un uomo ricco. Molto ricco. Forse troppo: ma questo è un discorso che vale per tutti gli assi della pedata del nuovo millennio, non solo per lui.
ADESSO, adesso che il disagio esistenziale dell’ex ragazzo è clamorosamente evidente, nessuno gli perdona più nulla. Dalle spese folli per notti infinite (quarantamila euro a week end, dicono) agli schiamazzi in villa sul lago di Como: da Super Bomber a Superciuk il passo è breve. Persino l’Inter, che contrariamente a quanti molti pensano non ha mai smesso di sperare in un recupero dell’uomo prima e del giocatore poi, ormai dubita. Non a torto, si capisce.
Ciò che il calcio e lo sport dei miliardi facili purtroppo non sanno più insegnare è il senso della responsabilità. Individuale: perché, alla fine della fiera, una bella persona come Massimo Moratti può anche metterci il cuore, in questa delicatissima partita, ma tocca ad Adriano-Superciuk salvarsi. Venire fuori dal tunnel della bottiglia mica è impossibile. A patto di volerlo.
PS. Se interessa, il Superciuk di Magnus, nel fumetto, si rivela buono come il pane e riconquista la stima di tutti…