VISTA IN TRASFERTA, La seconda parte del 2014

"Vista in Trasferta-Speciale 2014", ovvero tutto il racconto delle gare della Fiorentina in trasferta.
A cura di Patrizia Iannicelli
01.01.2015 17:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
VISTA IN TRASFERTA, La seconda parte del 2014

Dopo una lunga estate fatta di amichevoli, tra il ritiro a Moena e la gara di "lusso" a Varsavia contro il Real Madrid, seguita da molti tifosi, finalmente arrivano le partite che contano. La prima trasferta della stagione non è delle più agevoli e facili, sia per la squadra da affrontare che per le situazioni avverse con l'accesa rivalità delle tifoserie. E' fine agosto, l'entusiasmo di "riprendere" un nuovo cammino accanto alla squadra viola coinvolge 700 tifosi presenti all'Olimpico. All'ennesima tegola di rinunciare per lungo tempo a Pepito Rossi si cerca di non pensare. Alla Roma costruita per lo scudetto si lascia un tempo, anche la formazione viola lascia perplessi e la sconfitta provoca i primi mugugni. Prima della seconda gara in trasferta si respira l'aria d'Europa con l'esordio vittorioso in casa, e come spesso avviene per una parte dei tifosi diventa uno dei motivi per seguire la squadra fuori casa. Allo stadio Fratelli d'Italia di Bergamo nel settore preposto agli ospiti il numero sarà di 433 supporters viola. Dopo il solito pareggio in casa, l'ambiente si divide tra malumori e polemiche, per fortuna il calendario propone il Torino, quasi una gita fuori porta, ma la media rimane assemblata sui 400 tifosi. Poi l'ottobre in Europa, dura e difficile organizzare e raggiungere Minsk in Bielorussia per i cinquanta viola. Tra visti, permessi, autorizzazioni e voli costosi. Più tranquilla e senza problemi la successiva a Salonicco in Grecia. Una serata incredibile, un tifo incessante dei greci, al quale il migliaio di "fiorentini" risponde sulle stesse note. Una vittoria festeggiata per le strade per l'intera notte. Qualcuno presente in Grecia, mai pago e stanco, riparte la domenica successiva per la "notturna" contro il Milan a S. Siro. Una gara di cartello difficile da rinunciare, concorrente diretta per i vertici della classifica.

Sotto di una rete, il pareggio realizzato dallo sloveno Ilicic viene festeggiato come un goal da finale, e sembra possa essere quella svolta tale da far dimenticare le ultime prestazioni e gli atteggiamenti delle precedenti gare. La terza trasferta in dieci giorni porta al primo esodo della tifoseria gigliata: più di un migliaio di tifosi saranno sugli spalti del Ferraris di Genova per la gara contro la Sampdoria. Amaro e triste l'epilogo, con una sconfitta che non può portare ad alibi e giustificazioni. La rabbia dei tifosi è totale per la prestazione irritante e rinunciataria di alcuni giocatori, ma anche per quanti sacrifici e chilometri percorrono per vedere questo tipo di partite. Infine l'anno solare in trasferta si conclude nel migliore dei modi, oltre le più rosee aspettative, dopo le solite amarezze mal digerite al Franchi. Un novembre che resterà impresso per molto tempo in coloro che lo hanno vissuto, perché nessuno ha rimembranze di aver ottenuto tre vittorie di fila in altrettante gare fuori casa. La prima è la solita festa a Verona, con gli amici dell'Hellas: duemila tifosi viola che diventano tutt'uno con i colori giallo blu', finalmente si conquistano punti preziosi. Si prosegue con la lunga trasferta a Guingamp in Bretagna, per la matematica certezza del primato nel girone. Un viaggio interminabile ma straordinario per i 260 tifosi: da Firenze, dai vari club fuori regione, ma soprattutto dai gruppi sparsi in Europa, con l'orgoglio di rappresentare una città e la sua squadra. Il tempo di riprendersi qualche ora e un'altra trasferta complicata, quella in Sardegna a Cagliari. Il numero esiguo dei novanta presenti (compresi i sardi di fede viola), sottolineano le solite difficoltà che si ripropongono dato che l'unico mezzo per raggiungere l'isola resta l'aereo. La vittoria con il ritorno al goal del bomber tedesco Gomez è un tripudio festeggiato tra canti e balli, emozioni che cancellano stanchezza e delusioni. Si chiude l'anno fuori casa in bellezza, a Cesena, sia per il numero ancora una volta importante di tifosi al seguito, duemila, sia per aver ottenuto un'altra vittoria. Abbiamo ripercorso in modo sommario un lungo viaggio con pochi appunti, tante le città con migliaia di chilometri, con gli amici di sempre con nuovi compagni. Avventure, disagi, aneddoti, soddisfazioni e risate sono già archiviate nel bagaglio di questo anno appena trascorso, aspettando l'anno che verrà per ripartire "in giro per il mondo...".       

© foto di Iacopo Barlotti