RITROVARE LE ALI
La cronaca, dettata anche dalle conferme dei diretti protagonisti, racconta di un'idea iniziale trasformata con il passare del tempo e, soprattutto, con le evoluzioni del mercato. Sousa e Corvino, infatti, avevano disegnato la loro prima Fiorentina sulla base del 4-3-3, con l'obiettivo di regalare ulteriore velocità alle corsie esterne. Una squadra che fosse in grado di mettere in difficoltà i propri avversari in particolar modo con gli esterni.
Poi il mercato si è complicato, l'idea tattica in questione è stata accantonata, ma non la voglia di trovare imprevedibilità sulle fasce. E, per questo, si è a lungo atteso nel tira e molla con il Barcellona per Tello, così come si è investito sul giovane Toledo, prototipo dell'esterno di corsia sinistra, allargando la truppa ai nuovi arrivati Olivera e Milic. Allo stesso modo per Ilicic, ma soprattutto per Bernardeschi (seppure nel suo caso la diatriba sul ruolo sia tutt'ora aperta) sono stati strenuamente difesi da eventuali assalti sul mercato.
Adesso, però, quella velocità e quell'imprevedibilità va assolutamente concretizzata. Perchè nè a Torino contro la Juve, nè al Franchi contro il Chievo, i viola hanno sfondato sulla linea dell'out. Anzi, per la verità sia Bernardeschi che Tello non sono apparsi tra i più scintillanti nella serata dei festeggiamenti per i 90 anni. A Genova, domenica, una nuova chance, un'occasione per sviluppare il gioco soprattutto sulle corsie esterne. Per trovare, finalmente, le ali in grado di spingere la Fiorentina.