PAUSA DI RIFLESSIONE

15.02.2016 13:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
PAUSA DI RIFLESSIONE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Probabilmente Andrea Della Valle non si sarebbe visto lo stesso, nel concitato finale. L'esultanza per il gol di Babacar, forse, sarebbe stata in effetti riservata alla pancia del “Franchi”, laddove il patron viola è solito seguire l'ultima mezz'ora delle partite della sua squadra. Eppure la sua assenza si è notata eccome, prendendosi una piccola parte della bella serata di ieri. La “pausa di riflessione” di ADV, nella serata di San Valentino, non può essere un fattore ignorabile.

In una notte in cui la squadra, e il pubblico, c'hanno messo cuore e passione (contando l'aspetto meteorologico, nel caso dei tifosi, anche le difese immunitarie) il posto vuoto in tribuna autorità della proprietà viola come minimo stona. Con le ambizioni attuali della squadra, ma anche con quella ricerca di unità che da più parti è stata sbandierata. Un'ulteriore testimonianza della delicatezza del momento che vive il rapporto tra Firenze e i Della Valle, e che di certo non può rappresentare un fattore di serenità.

Se, in altri termini, la piazza sembra comunque aver dimenticato le delusioni di un gennaio nel quale ci si aspettava un filo di chiarezza in più, il punto di vista della proprietà viene ribadito con forza nelle parole del dopo gara del presidente esecutivo Cognigni. E quella passione che ADV ha sempre vissuto nei confronti della Fiorentina, oggi verrebbe messa a rischio da qualche malumore (sollevato comunque da una minoranza)Aspetto quest'ultimo notoriamente abituale in un ambiente schizofrenico come il calcio storicamente influenzato, in prima battuta, sempre e soltanto dai risultati

Sui perchè, o sulle stesse dinamiche del distacco che vive la città con i proprietari della propria squadra di calcio, si è detto e scritto molto, ormai da oltre un decennio, eppure siamo a registrare l'ennesima delusione duplice, e per questo ancora meno comprensibile. Da un lato quella dei tifosi viola che vorrebbero una proprietà più vicina e partecipe delle vicende della squadra, dall'altro quella della stessa proprietà evidentemente ben poco incline a critiche o accuse varie. 

Con la squadra al terzo posto, con Sousa che ha spento qualsiasi polemica oltre a risultare decisivo nei cambi nel corso del match con l'Inter, e soprattutto con i tifosi che certamente giovedì contro il Tottenham bisserrano il sostegno di ieri (un sostegno decisivo nella vittoria, come ha confermato lo stesso Pradè nel dopo gara) un messaggio diverso, di distensione e volto a non alimentare il clima di distacco, probabilmente, sarebbe stato strategicamente più utile. Senza contare l'occasione persa di godersi una vittoria sul fil di lana, che vale oro per la corsa Champions.