NON SPARATE SULLA MINORANZA

30.08.2018 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
NON SPARATE SULLA MINORANZA

No al calcio moderno, no alle pay tv…recita un coro che si sente spesso allo stadio e mai momento mi pare più appropriato per tali definizioni. Ditemi se non vi è venuto il fegato amaro a cercare di capire come e dove si vedranno le partite di questo campionato, se poi una è anzianotta come me perde quel poco di senno che le è rimasto! Per non parlare di tutto quello che si è scatenato dopo la contestazione ai DV domenica allo stadio e, di conseguenza, quello che si è letto sui social. In questo senso la modernità dei tempi non mi piace perché dà voce ad un esercito di leoni da tastiera che offende chiunque a prescindere.

Posto che in democrazia chiunque può esprimersi, e guai se così non fosse, anche se lo spettro del “daspo societario” farebbe pensare ben altro. Per quanto mi riguarda, mi schiero dalla parte della “minoranza” per coerenza, perché è da tempo che ritengo che la nostra proprietà abbia smesso di interessarsi alla Fiorentina. Il loro argomento principale resta il business, abbassare il monte ingaggi, prendere calciatori in prestito e vivacchiare per un poco esaltante (per noi) settimo posto. La Fiorentina, come ogni altra squadra, non è un’azienda qualunque e, anche se lo fosse, andrebbe condotta per ottenere sempre i massimi risultati. Nel calcio occorre anche la passione, quella che onestamente i DV avevano anche mostrato all’inizio della loro avventura viola, ma adesso hanno chiuso oltre che il portafoglio anche il cuore.

Se devo mettere su una ipotetica bilancia un sassolino a favore della proprietà o a favore dei contestatori, mi viene spontaneo sostenere questi ultimi che trovo sempre a fianco della squadra, vicino o lontano, che si vinca o che si perda, coloro che abbelliscono il nostro tifo con bandiere e coreografie, coloro che anche domenica hanno esposto due striscioni importanti per Genova e per Duccio Dini dimostrando grande sensibilità. Posso concordare sul fatto che la contestazione deve essere effettuata a fine gara, ma trovo ridicolo pensare che abbia danneggiato la squadra: eravamo già sul 3-0 quando è iniziata e il risultato finale è stato 6-1. La cosa che mi da più fastidio è la cattiveria assoluta che ho sentito domenica sugli spalti rivolta alla Fiesole (sempre verso la “minoranza” non inclusi chiaramente coloro che dissentono dai cori anti DV pur essendo in curva) e in questi giorni sui social: epiteti di tutti i generi, offese personali e alle genitrici, richieste di messe al rogo e marchiatura come il male assoluto della Fiorentina. Ma stiamo scherzando?

E’ stata la settimana dell’orgoglio dellavalliano e sono contenta per coloro che serenamente vivono questa sensazione nella speranza che restino coerenti al loro credo casomai le cose andassero male (tocco ferro perché non si pensi che sono rosicona!). Ho visto al Franchi persone che non si alzano mai dai loro seggiolini, scattare in piedi con la bava alla bocca ed inveire, persone che non cantano mai guidare cori di “buffoni” e tanto altro e devo dire che mi hanno fatto sorridere. Ho il cuore di tifosa provato da questa divisione, ma purtroppo era quello che mi aspettavo. Io non vedo niente di nuovo nell’atteggiamento della nostra dirigenza e non capisco perché dovevano cambiarlo coloro che contestano. Non credo pertanto che sarà facile ricucire questa frattura e, quando lo scorso anno è stato chiesto un incontro, nessuno dei DV si è presentato a conferma dell’interesse nei confronti della nostra squadra e della nostra città.

Resta fondamentale, e va rimarcato, il supporto alla squadra e quello non mancherà mai e non credo che i calciatori siano così “ragazzini”, come qualcuno li ha definiti, da non capire che la contestazione non li riguarda ed infatti sono andati sotto la Fiesole a fine gara. Ognuno purtroppo rimarrà della propria opinione, chi si accontenta e chi lotta per avere qualcosa di meglio ma, per favore…”non sparate sulla minoranza”!

La Signora in viola