MERCATO, Non si muove una foglia
Sul mercato viola tutto tace. Un silenzio che col passare dei giorni diventa sempre più inquietante, almeno per quanto riguarda i rinforzi promessi dalla proprietà, ad eccezione del giovane portiere Neto, che ancora stentano a trovare concretezza. Ieri sarebbe dovuta essere la giornata di Behrami in viola, così non è stato. L'esterno rimane però sempre in pole per la maglia viola, ora più che mai vista la conferma a sorpresa del manager Grant sulla panchina del West Ham. Valon vuole fortemente la Fiorentina e i viola sembrano intenzionati ad accontentarlo, non rimane altro che attendere pazienti nuove evoluzioni della trattativa.
La giornata appena trascorsa è stata però anche quella del 'no' convinto di Preziosi per Domenico Criscito. Il Genoa non sembra convinto di volersi privare dell'esterno napoletano, a meno che la Fiorentina non decida di mettere sul piatto Adrian Mutu. L'altra soluzione sarebbe quella di arrivare a Genova con un'offerta congrua al valore del giocatore, ovvero di circa 12 mln. Una cifra, quest'ultima, che difficilmente la società viola pare disposta a spendere, sempre che Corvino non riceva l'ok a procedere direttamente dai fratelli Della Valle o non si riesca a far cassa con una cessione importante. In tal senso il primo indiziato resta Juan Manuel Vargas, ancora ai box per un problema muscolare e apparso negli ultimi tempi voglioso di nuove esperienze. L'offerta giusta potrebbe arrivare dal facoltoso Zenit San Pietroburgo di Spalletti, rimasto uno dei pochi club in grado di portare a Firenze un'offerta cash consistente in grado di far vacillare anche le ultime resistenze viola, sebbene molto più blande rispetto allo scorso mercato.
Infine rimane l'immenso dubbio legato alla situazione di Adrian Mutu. Il 'Fenomeno' avrebbe chiesto il perdono alla Fiorentina, ma la società non appare al momento intenzionata a fare marcia indietro sulla decisione presa nelle passate settimane. Resta però difficile continuare ad immaginare un giocatore del calibro di Mutu allenarsi in solitario o impegnato in improvvidi calcetti a pochi passi da quel 'Franchi' che per anni lo ha visto assoluto protagonista. Anche in questo caso il silenzio rumoroso provocato dalla presenza ingombrante del romeno sarà un problema da risolvere, prima che possa tornare a turbare il già fragile equilibrio psicologico di una squadra alla ricerca disperata di tranquillità.