LIPPI, Alla fine lotteranno ancora 5 squadre
Ecco altre dichiarazioni di Lippi. Commento sulla risposta di Mourinho: "Ha risposto specificamente alla mia domanda, ha detto che è un campionato in cui la preparazione delle partite è più lunga e complessa". Sull'impegno con la Grecia di mercoledì: "Per noi è un appuntamento importante, è un ulteriore passo per la crescita del gruppo e c'è una formazione allargata (22 giocatori per una partita). Considerando che poi staremo 3 mesi senza rivedersi vuol dire che questa partita è importante. D'Agostino ha caratteristiche buone, ha avuto una maturazione completa. E' una partita difficile perchè la Grecia è prima nel suo girone di qualificazione ad ha perso una partita sola. Dopo molte verifiche importanti per il nostro processo di costruzione della squadra, il fatto di aver fatto 30 partite senza perdere non conta molto; l'importante è entrare nel contesto di questo periodo di imbattibilità e vedere ciò che abbiamo acquisito a livello di squadra. Tutti sarebbero rimasti emozionati col paragone con la storia della nazionale, perciò a Lecce mi sono commosso un po'.
Da quando sono ct della nazionale non è mai successo che un allenatore mi abbia chiesto di non convocare un suo giocatore. Spesso le non convocazioni di Del Piero sono legate a un fatto di ruoli. L'obbiettivo, ripeto, è costruire un gruppo di una trentina di giocatori che si alternino partita dopo partita e che sentano di far parte di un gruppo con questi 2 obbiettivi: prima la qualificazione e poi i mondiali in Sudafrica; poi è chiaro che alla fine ci dovranno essere delle scelte. Sui portieri ci sono solo valutazioni tecniche, non ci sono altri motivi, nessun avvenimento del passato può motivare le convocazioni.Non farò mai le convocazioni per debito di riconscenza, bisogna sempre cercare qualcosa di nuovo, ma non bisogna lasciar perdere troppo velocemente alcuni giocatori che hanno dimostrato tutto per la nazionale." Sul campionato: "C'era da aspettarselo che si ripetesse il vecchio duello fra Inter, Milan e Juve, ma ogni volta è diverso. Poco tempo fa si è parlato di 8 sorelle e mi sembra che il tasso tecnico del campionato sia altissimo e molte squadre sono cresciute tantissimo. Questo mi facilita anche per quanto riguarda il mio lavoro di commissario tecnico, perchè tempo fa molte squadre, tipo Udinese, non avevano esperienza internazionale. La mia impressione è che alla fine ci saranno sempre 5-6 sorelle che arriveranno fino in fondo, secondo me ci saranno ancora un paio di squadre che daranno fastidio a Inter, Milan e Juve." Sugli arbitri: "Come ho detto in Europa non c'è la competizione nelle serie minori che c'è in Italia, e gli arbitri nascono dalle serie minori e poi arrivano in serie A già abituati e pronti, penso molto meglio rispetto ai colleghi europei".