LA STATISTICA, La Fiorentina di Mutu
L’”incubo di una notte di mezza estate sembra finito”. Mutu resta. La tormentata vicenda nata in uno dei pomeriggi più caldi dell’estate fiorentina, ha forse solo portato un po’ di tensioni e attriti nella dirigenza viola ma di sicuro ha rispolverato un tema caro a Cesare Prandelli: l’importanza che riveste tecnicamente il campione romeno all’ interno della squadra. Nella stagione scorsa, quando sia per infortunio che per squalifiche la Fiorentina ha dovuto fare a meno di Mutu, le statistiche davano una squadra in grado di sopperire a tale assenza, soprattutto se Osvaldo era in stato di grazia. L’arrabbiatura di Prandelli però è giustificata se andiamo ad analizzare i due anni trascorsi dal campione romeno in maglia viola.
Nella prima stagione schierato al fianco di Luca Toni, Mutu non ha assolutamente sentito il peso della presenza della Scarpa d’Oro in carica e si è fatto spazio a suon di gol fin dall’inizio. Grazie a Mutu infatti, la Fiorentina in campionato si accaparrò i primi 3 punti della stagione vincendo sul Parma per 1-0 e il romeno si rivelò decisivo anche nelle successive partite contro Empoli e Reggina, aiutando la squadra a raggiungere in brevissimo tempo la quota “0” in classifica. In totale alla fine del Campionato Mutu segnerà 15 reti di cui 12 decisive che porteranno nelle “casse” viola ben 35 punti (dei 73 totali) e soltanto in 3 partite (Empoli andata e ritorno e in casa col Messina) entrerà nel taccuino dei marcatori
insieme a Toni, mentre le altre 12 volte si sostituirà ad esso come vero goleador.
Nella stagione 2007/2008 con la partenza di Toni, Mutu diventa il leader e la sua presenza si fa sempre più determinante: alla fine della stagione tra Campionato e Coppa Uefa in 40 partite giocate saranno 23 le reti, 8 gli assist e 3 i rigori guadagnati. 23 saranno i punti che porterà a vantaggio della squadra (sui 66 totali) mentre in Coppa Uefa sarà assolutamente decisivo contro il Groningen, nella partita di ritorno, contro il Rosenborg in quella di andata e , come tutti ricordiamo, contro il PSV sia all’andata che al ritorno, in quella che Prandelli stesso ha considerato la “partita perfetta” ( da considerare anche che il numero 10 viola in Coppa Uefa ha giocato solo 10 delle 14 partite totali)
Altro elemento che senz’altro Prandelli ha preso in considerazione, è sicuramente quello che finalmente potrà riprendere il progetto Gila-Mutu che iniziò nel 2003 a Parma, quando i due vennero schierati insieme a causa all’infortunio di Adriano, ma che venne poi interrotto quando Adrian fu ceduto al Chelsea, in quella che forse fino a ora è stata la sua stagione peggiore.