LA NOTTE DI MARIO

22.03.2015 11:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
LA NOTTE DI MARIO
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Montella non ha ancora deciso, ma probabilmente questa sera la scelta finale ricadrà finalmente sul tedesco. Mario Gomez scalpita, è pronto a dare fino in fondo il suo contributo e ad Udine si candida fortemente a vestire la maglia da titolare assieme a Josip Ilicic. La caviglia è ancora un po' gonfia, il fastidio non è del tutto scomparso ma già a Roma Gomez aveva stretto i denti per esserci. E' ormai dallo scorso martedì, infatti, che il panzer si allena regolarmente con tutto il gruppo nonostante un dolore che ancora lo accompagna e dopo la manciata di minuti che il numero 33 avrebbe potuto offrire giovedì sera, quest'oggi al Friuli metterà a disposizione della squadra un'ora (forse qualcosa di più) per provare a chiudere nel miglior modo possibile il tour de force iniziato a metà febbraio e che solo stasera potrà dirsi veramente concluso. Un ciclo di gare per cuori forti con nel mezzo tanti, tantissimi successi con tutte le big d'Italia che però Mario Gomez si è potuto godere solo in parte direttamente dal campo. 

La sua ultima partita infatti risale al 5 marzo, quando i viola conquistarono - grazie ad un Salah devastante - il successo per 2-1 sulla Juventus in Coppa Italia, una vittoria pagata a caro prezzo visto che la Fiorentina fu costretta a rinunciare, dopo appena 58' di gioco, al suo numero 33, rimasto ai box fino a pochi giorni fa per una lesione di II grado del legamento astragalo-peroniero. Gomez però è pronto a riprendersi tutto in una notte e nonostante una serie di acciacchi fisici non ancora scomparsi, proverà a dare il 100% prima di sfruttare la sacrosanta sosta della prossima settimana per recuperare ritmo e forma fisica in vista di un altro ciclo di ferro, quello che avrà inizio il 3 di aprile (anche in questo caso in ballo ci saranno otto partite nello spazio di 27 giorni, praticamente una gara ogni tre giorni e mezzo). Intanto Gomez c'è: e questa non può altro che essere una bella notizia.