IL TEMPO DI REAGIRE
Provare a ripartire. Con quale animo, e con quale obiettivo, adesso non sarebbe nemmeno giusto prentenderlo. La Fiorentina è reduce da un paio di tsunami che impongono uno stravolgimento totale degli assetti. E se in società, probabilmente, poco accadrà nonostante molte pecche siano venute a galla con gli ultimi casi roventi, per la squadra il discorso è molto più centrato.
La squadra di Paulo Sousa deve logicamente ancora nascere, ma certamente sarà molto diversa da quella di Montella. Per questo motivo i tempi si fanno ancora più stretti, e al di là del braccio di ferro avviato con Salah (la Fiorentina ha cominciato a reagire con una diffida all'Inter per contatti con l'egiziano e nel frattempo lo attende per il 13 luglioa Moena, in ritiro) ora come ora serve soprattutto stringere sul mercato e mettere uomini a disposizione di Sousa.
Il nuovo tecnico tra 48 ore comincerà a seguire i primi allenamenti, con quella che però sembra essere sin da ora una squadra virtuale, con qualche eccezione rappresentata dai "senatori" del gruppo. Come fu per l'inizio dell'avventura viola di Vincenzo Montella, del resto, anche Paulo Sousa vivrà probabilmente giornate particolari, sperando di arrivare ad avere almeno 22 giocatori per la partitella in allenamento.
Eppure fu proprio da quel momento di empasse che la Fiorentina trovò la forza di rialzarsi e correre per almeno due (ottime) stagioni culminate nell'ultima. Un'annata tanto positiva in campo, quanto negativa nei rapporti con la tifoseria, nelle comunicazioni, nella gestione di casi del mercato e dei rinnovi contrattuali. Forse anche stavolta, come tre anni fa, una rivoluzione in arrivo non può che essere l'unico modo per ripartire con il giusto slancio.