IL FUTURO È ADESSO
Per un cavallo di ritorno che si allontana (Ranieri è sempre più distante da Firenze e sempre più vicino al Monaco) un aeroplanino potrebbe presto atterrare a Peretola. Sullo sfondo un nuovo grande scenario, forse mai come oggi da cogliere al volo. Il futuro è adesso in casa Fiorentina, tra la squadra e la rosa da costruire per la prossima stagione, il suo impianto tattico, il suo tecnico, e l'opportunità di regalare alla città una nuova casa sportiva.
Andiamo con ordine. Ieri il contatto tra Pradè e Pulvirenti, in Lega, con il diesse viola che ha avviato i contatti per portare Montella a Firenze. Pradè, del resto, già a Roma aveva creduto molto nelle doti di mister Vincenzo, e se l'operazione di convincimento di Pulvirenti funzionerà a breve la Fiorentina troverà anche il suo nuovo allenatore. Alternative? Zola o Di Matteo (quasi più un sogno, che non una pista percorribile) ma di certo a oggi è Montella l'obiettivo numero uno.
Scenari nuovi, però, che si affacciano all'orizzonte, oltre alle scelte tecniche. Sindaco e Comune hanno messo a punto il progetto, ma soprattutto chiarito l'ampiezza dell'opera che comporterebbe lo stadio nuovo. Circa 7 ettari da dedicare al nuovo impianto da 40.000 posti, e altri 30.500 metri quadri da dedicare ad altre attività da suddiversi tra uso commerciale (18.300 mq) tra uffici e usi direzionali (8.000 mq) e attività turistiche (4.200 mq). Concessione del terreno o meno, a seconda che i privati decidano di muoversi entro l'estate, ed entro il via ufficiale al project financing.
Un'occasione forse imperdibile, per la famiglia Della Valle, di provare a concretizzare quel prospetto presentato ormai 4 anni fa. Certo, le dimensioni ideate da DDV per la Cittadella erano almeno il doppio, ma quella di ieri sembra davvero la miglior offerta possibile affinchè, non solo dallo stadio, si possano trovare introiti adeguati a colmare le differenze sostanziali con le "big". Del resto rimane impossibile non elogiare l'impegno profuso dal comune di Firenze per promuovere questo interessantissimo impianto, anche a dispetto di frequenti incomprensioni e lunghi periodi inconcludenti che sono scaturiti tra la giunta stessa e la proprietà viola, le cui pretese circa l'area Mercafir (e le parole di qualche giorno fa di Cognigni lo confermano) sono ancora sconosciute.
L'oggi e il domani, dunque, s'intrecciano nel momento delle decisioni di casa viola. E qualsiasi aspetto si consideri, dalla scelta del tecnico, al mercato fino a un nuovo stadio, di certo c'è bisogno di sbagliare il meno possibile. Perchè il futuro sia migliore del recente passato.