GATTE DA PELARE
Nel mare magnum di parole del giorno dopo, o meglio del dopo Cesena, le certezze sono principalmente due. La piazza dà nuovi segni di stanchezza nei confronti del proprio allenatore, considerato dai più responsabile del gioco che manca alla Fiorentina, e non nasconde quegli scetticismi al riguardo di Montolivo che, da tempo, dividono la tifoseria. Nel mezzo, poi, anche la querelle Vargas, con il peruviano comunque da recuperare da qui a gennaio, visto che almeno fino a quel momento sarà una risorsa per la Fiorentina.
Montolivo, a Cesena, ha messo in mostra il più semplice dei repertori. Ed è fondamentalmente questa l'accusa principale. Un gioco semplice semplice, mai azzardato, e nemmeno un pizzico di quella incisività, o voglia, vista al contrario nelle ultime uscite in maglia azzurra. Se al quadro si aggiunge il mancato idillio da far scoccare con un rinnovo, il quadro è presto fatto. E sabato, contro il Catania, oltre al tenico, nel mirino di qualche mugugno potrebbe di nuovo finirci l'ex capitano.
E il "Loco"? La punizione della mancata convocazione di Cesena avrà sortito effetti? Per il momento Vargas si è allenato da solo, domenica, mentre nella prima seduta della settimana ha proseguito a lavorare con gli altri. Contando i tempi dal rientro dal Sudamerica, abitudini extra campo escluse, il peruviano potrebbe quasi essere disponibile per la gara contro la sua ex squadra. E lo stesso Mihajlovic sa bene quanto comodo potrebe fare Vargas se giocasse come sa. Due belle grane, per Sinisa, da risolvere entro sabato per evitare ulteriori tentennamenti. Se l'atmosfera di ieri bene raccontava quanta fiducia c'è ancora nell'allenatore serbo, un altro risultato deludente potrebbe rendere il clima ancora più intollerabile.