FIORENTINA, "Set Point" europeo
"Turiamoci il naso e tifiamo Lione": è questa la parola d'ordine che serpeggia a Firenze in questi giorni che precedono la gara di Champions League col Debreceni; la squadra francese, sconosciuta fino a poco più di un anno fa alla piazza fiorentina, è diventata, a livello europeo, un avversario decisamente antipatico, soprattutto dopo che i viola hanno sfoderato Oltralpe ottime prestazioni ma portando a casa solo un punto; e non esattamente per loro demerito. La squadra di Puel, tuttavia, è ormai la grande favorita del girone E della massima competizione europea, e, contrariamente a quanto si pensava al momento del sorteggio, non è su di lei ma sul Liverpool che i viola dovranno fare la propria corsa. Un Liverpool fermo a 3 punti, in svantaggio, al momento, nei confronti diretti, sia con i francesi che con i gigliati, e che domani sera si presenterà al "Gerland" in formazione fortemente rimaneggiata. Una vittoria nella gara di domani regalerebbe al Lione la matematica certezza del passaggio agli ottavi di finale della massima competizione europea e grossissime chances di farlo da prima della classe. Ma regalerebbe anche ai viola la possibilità di affrontare le ultime due gare con una grossa dose di tranquillità. Un pareggio o, peggio ancora, una sconfitta dei francesi complicherebbero invece il cammino in Champions forse più per la Fiorentina che per lo stesso Lione. Il tutto, però, ad una condizione: che la squadra di Prandelli domani ottenga i tre punti contro gli ungheresi del Debreceni. Quella di domani non è una semplice pratica da sbrigare; lo sa la società, lo sa Cesare Prandelli, e di conseguenza lo sapranno anche i giocatori. Ma è bene che lo tengano a mente anche tutti i tifosi viola.
In molti imputano il mancato passaggio del girone da parte dei viola nella passata edizione della Champions proprio al rocambolesco pareggio di Lione. In realtà una grossa occasione fu sprecata nella gara interna con la Steaua, che segnò l'allontanamento definitivo dei viola dalla coppia di testa Lione-Bayern. Allora, per usare il linguaggio tennistico, fu sprecato un game point. Questa volta in gioco c'è un set decisivo. Che potrebbe diventare match-point proprio contro gli -in senso buono- odiati francesi. Domenica contro il Catania la spinta del "Franchi" si è rivelata decisiva. A poco più di 24 ore dalla gara con gli Ungheresi si preannuncia uno stadio semi-deserto. Ed allora ci uniamo all'appello di Sandro Mencucci affinché i sostenitori gigliati si rechino ai botteghini. Aggiungendo un "turatevi il naso e guardate il Debreceni": perché forse in questo modo contribuirete a far si che a inizio gennaio al "Franchi" vada in scena una sfida ancora più affascinante di quella col Liverpool. Trapattoni e Manchester United docent.