FIORENTINA-PALERMO, Sfida delle "prime volte"
Sarà un caso, sarà il destino, saranno pure coincidenze ma Fiorentina Palermo è diventata la gara delle prime volte. Questo ci insegna la storia recente di questa sfida, tanto quando si è svolta al ‘Franchi’ quanto in terra siciliana.
Oggi più che mai tiene banco la questione legata agli allenatori ed alle loro spropositate reazioni. Dallo sfogo di Prandelli allo show di Mourinho la miglior difesa è diventata l’attacco, qualunque sia in realtà il credo tattico di ognuno dei tecnici. Frecciatine, frasi ad effetto o appelli contro l’uno o l’altro personaggio, gli allenatori con i nervi a fior di pelle sono sempre di più, a prescindere dai risultati. Almeno per quanto riguarda la Fiorentina degli ultimi anni, segnata in positivo dalla cura al valium di Prandelli, il primo nervo teso emerse proprio in quel di Palermo. Gara con doppio precedente in realtà visto che da lì tornò d’attualità anche la questione del gioco continuato o meno con l’avversario a terra. E così Guidolin si lasciò andare al suo sfogo a bordo campo con Prandelli, Mutu-Guana rappresentò l’inizio di una nuova discussione che poi la Fiorentina ha sperimentato nuovamente a Lione (in passivo) e contro il Chievo (in attivo). Sono anche le prime volte in cui le realtà extra Firenze cominciano a vedere nei viola un nuovo piccolo polo di potere a cui gli arbitri sorridono quando non ci sono di mezzo strisce o squadre capitoline.
Firenze-Palermo, asse delle prime volte pure sul piano tecnico e societario. Almeno per quanto concerne la proprietà Della Valle, il primo bisticcio sul calciomercato ha il nome e cognome di Zdravko Kuzmanovic. Due vecchi amici come Corvino e Foschi si prendono a male parole, poi scoppierà la pace ma il primo caso di ‘scippo’ della Fiorentina sul mercato rimane. Vecchie ruggini che ogni tanto ricompaiono come quando Gilardino segna il suo primo gol di mano, e scatena il primo processo mediatico in pubblico. Colpa o istinto irrefrenabile, per la prima volta la Fiorentina è nel mirino di chi condanna la sua condotta, Zamparini scatena una vera e propria crociata a riguardo.
Se tutto ha un inizio legato a Palermo – Fiorentina così doveva essere anche per quanto riguarda le tematiche prettamente calcistiche. E così è stato. Quell’Amauri che oggi più che mai spera nella cittadinanza italiana mostrò che il suo potenziale era esploso in un Fiorentina-Palermo da far girar la testa. Doppietta, con slalom finale su Dainelli e Reginaldo che gli valsero copertine e prime attenzioni da parte dei selezionatori nazionali (in attesa di sapere se arriverà per primo Dunga o Lippi). Partita degli esordi pure per modulo e scelte tecniche. Quel Santana trequartista, una nuova disposizione del centrocampo, la prima rivoluzione tattica di Prandelli e la definitiva consacrazione del tandem d’attacco Gilardino-Mutu hanno tutte la stessa comune origine. Naturalmente la partita era Palermo-Fiorentina.