FIORE-JUVE, 90' per la 2a finale consecutiva
90 minuti per raggiungere la seconda finale consecutiva in Coppa Italia. La Fiorentina di Vincenzo Montella dopo l'1-2 dell'andata allo Juventus Stadium cercherà infatti di mantenere il vantaggio ottenuto più di un mese fa a Torino per centrare l'ultimo atto della competizione. Non sarà affatto facile, perché di fronte ai viola ci sarà la migliore squadra italiana degli ultimi 4 anni, ma la voglia di tornare, finalmente, ad alzare un trofeo costituirà uno stimolo in più in vista della semifinale di ritorno del trofeo nazionale. Domani alle ore 20.45 al Franchi Fiorentina e Juventus si troveranno dunque di fronte per la terza volta in stagione, dopo lo 0-0 dello scorso 5 dicembre in campionato a Firenze e, appunto, la sfida di andata di Tim Cup, e per una gara che varrà moltissimo per la stagione di entrambe le squadre, Montella e Allegri dovranno rinunciare ai propri metronomi del centrocampo.
Pirlo e Pizarro infatti, come rivelato dagli stessi allenatori durante le conferenze stampa di vigilia, non saranno della partita e proprio per questo motivo, sia l'Aeroplanino che il tecnico livornese dovranno fare di necessità virtù, cercando di sopperire al meglio alle due assenze. I bianconeri dovranno però rinunciare anche a Paul Pogba, mentre Claudio Marchisio dovrebbe rientrare in campo dal primo minuto dopo l'infortunio patito in Nazionale. I viola punteranno ancora una volta su Mohamed Salah, mattatore all'andata e vero idolo della tifoseria gigliata in questa seconda parte della stagione, ma anche su Mario Gomez, forse il giocatore con più esperienza nella rosa della Fiorentina. Il tedesco, con un gol decisivo per la qualificazione, potrebbe entrare una volta per tutte nei cuori dei sostenitori viola, lasciandosi alle spalle i periodi difficili trascorsi negli ultimi 2 anni, ma nella sfida di domani conterà soltanto una cosa per la formazione toscana: vincere o pareggiare (o al massimo perdere per 1-0), per continuare a inseguire il sogno di vittoria finale, che dopo la delusione dello scorso 3 maggio, con la sconfitta dell'Olimpico contro il Napoli, avrebbe senza dubbio un sapore ancora più dolce.