ENIGMA

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Sta assumendo la conformazione di un romanzo giallo il tema dell'utilizzo corretto di Marco Benassi. Il centrocampista viola è stato uno degli acquisti più pagati del mercato appena concluso: per portarlo alla corte di Pioli e strapparlo dalla casa madre Torino, il dg Corvino ha investito una cifra superiore ai 10 milioni. Non una spesa qualunque per la Fiorentina dei tempi moderni, più oculata che mai nella gestione economica della rosa.

Un dubbio lo ha accompagnato sin dall'arrivo: se per il 4-2-3-1 Mihajlovic non era ritenuto adatto, come l'avrebbe inserito Pioli nella sua idea tattica predisposta sullo stesso schieramento di base? La risposta era arrivata quasi immediata: nei piani di Corvino e Pioli il giocatore non avrebbe dovuto ricoprire la zona centrale del campo, bensì una delle tre a rimorchio delle punte. Il mix con il fattore del rilievo economico non ha fatto che alimentare i dubbi.

Questi ultimi sono stati inoltre recentemente ravvivati anche dalle prestazioni. Il giocatore si è messo generosamente a disposizione per esaudire le idee di Pioli, che fino a qui però non si sono rivelate vincenti. Se si esclude la bella giornata di Verona contro l'Hellas, le altre partite non hanno portato mai a un giudizio pienamente sufficiente. Benassi nel ruolo di trequartista o di esterno d'attacco non ha convinto e il tecnico viola sta pensando ad alternative, anche e soprattutto di modulo visto che è stato lo stesso 4-2-3-1 a non convincere, per valorizzare e non perdere un enorme serbatoio di talento e capacità utili sia per il presente e il futuro della Fiorentina che, chissà, anche della Nazionale. Per sua fortuna Pioli adesso ha, a causa della sosta, due settimane piene di lavoro davanti prima dell'Udinese: c'è un enigma da risolvere. E si chiama Marco Benassi.