DI CHE VI STUPITE?
Chi era presente stanotte al Campo di Marte racconta di tutto, fuorchè di un agguato. I colleghi di Fiorentinanews, in tal senso, hanno anche documentato il tutto con un video. Ma si sa, il mondo dei siti spesso è snobbato dalle grandi testate e non solo.... Del resto, il Milan di ritorno da Siena, che accoglienza si aspettava a Firenze? Contava di ricevere applausi per l'impresa e la rimonta contro i bianconeri? O ancora pensavano che i tifosi viola si sarebbero complimentati per la splendida cavalcata fino al terzo posto dimenticandosi delle decine di situazioni arbitrali dubbie e degli attacchi mediatici a tifosi e società viola? Lo stesso a.d. Galliani, evidentemente poco fortunato in tutti gli stadi che frequenta, aveva già costretto le forze dell'ordine ad aumentare la sorveglianza in occasione del rigore di Balotelli, qualche ora prima a Siena.
Già, questo non ve l'ha raccontato nessuno. Vi dicono che il rigore concesso al Milan era "generoso", che in occasione di quello negato al Siena il pallone era fermo, ma non vi raccontano che per l'ennesima volta uno stadio intero ha salutato la vittoria di una "big" al grido di "Buffoni". Non vi raccontano che proprio in quel momento tutta la tribuna si è rivolta ad osservare quel Galliani che da vice presidente di Lega dirige il carrozzone che è diventato il calcio italiano. Tanto da costringere Carabinieri e forze dell'ordine a drizzare la antenne. Scene già viste, che di certo non fanno notizia, almeno non come qualche esagitato che a Firenze, in nottata, sceglie il modo peggiore e sbagliato per esprimere la propria rabbia.
Vi diranno, piuttosto, che nel sottopassaggio della stazione del Campo di Marte è avvenuto un agguato, almeno questo è il titolo scelto dal portale web (poi modificato da "Agguato" a "Insulti") del primo quotidiano sportivo. Lo stesso quotidiano, guarda caso, che per 48 ore tirò in ballo la vergogna e il disonore di tutta la tifoseria fiorentina in occasione di una situazione che immaginiamo continuerà a ripetersi ancora a lungo. Abbiamo già scritto, però, quanto in questa vicenda ci sia di mezzo il potere (LEGGI QUI). Sotto ogni forma. La comunicazione e il risalto mediatico, di certo, non fanno eccezione, anzi rappresentano uno dei primi strumenti del potere in questione. Quindi, ancora una volta, di cosa stupirsi?