CORVINO, Una rosa perfetta per la Fiorentina
"In questi quattro anni abbiamo fatto tante tappe, abbiamo vissuto tanti momenti che ci hanno visto impegnati su più fronti: prima squadra, giovanili, rinnovi. Abbiamo trovato una rosa che partiva dalla C2, è importante ricordarsi che siamo arrivati prima del Milan e della Roma e che lo scorso anno a detta di molti non era all'altezza della situazione. Arrivare prima di queste squadre dimostra invece che quello che veniva fatto, era fatto a modo, dentro e fuori dal campo. Siamo arrivati in semifinale Uefa, prima del Milan in campionato e quest anno abbiamo superato il preliminare di Champions".
Pantaleo Corvino è un fiume in piena nella conferenza stampa di presentazione del mercato. "Abbiamo cercato di migliorare anno dopo anno, cercando di allungare il passo ogni volta che c'era un obiettivo da raggiungere. Aver dato all'allenatore questo organico, un sacrificio per la società, è stato qualcosa di importante che abbiamo fatto".
Sul numero "eccessivo" di giocatori in rosa. "Lo scorso anno c'è chi si lamentava di essere pochi, ora c'è chi pensa di non vincere perché siamo troppi. Siamo invece una rosa che quando hanno le altre è ricchissima, ora invece leggo che mette in disagio società ed allenatore. Noi abbiamo una rosa importante, di 23 giocatori più i portieri, credo che sia il meglio considerato che ci sono tre impegni da supportare. In fondo, ci serve per supportare anche le assenze di giocatori come Comotto e Jorgensen. Poi, da ds, a gennaio, cercherò di capire, per la crescita di ogni singolo giocatore, il da farsi".
Un budget "splafonato" da Corvino. "Io tanto ben di Dio non ce l'ho mai avuto.. Si partiva lo scorso anno con un budget che non ho speso tutto perché non trovavo giocatori adatti alla Fiorentina, forse per colpa mia, forse perché non erano all'altezza. Mi è rimasto qualcosa di quel budget, ho chiesto alla proprietà di unire 2 budget in 1 e per questo è stata possibile una simile campagna acquisti. E' stato un premio per una tifoseria stupenda, sono stati spesi 35 milioni, è stata una dimostrazione di un grande legame tra città e società".
Gli obiettivi viola. "Vogliamo crescere dopo passo, ma lo fanno anche le altre grandi, che spendono come e forse più di noi a volte. Noi però lo dobbiamo fare, ora però non siamo più lontani dalle grandi come lo eravamo quattro anni fa".
Sul settore giovanile. "Abbiamo fatto grandi investimenti, voglio creare interesse su quello che dico per i giovani. C'è chi dice che ho speso troppo... Forse abbiamo speso meno degli altri considerato che partivamo da zero, lo abbiamo fatto senza strutture, in emergenza, elemosinando i campi dalle altre società. Per noi sarebbe fondamentale un centro di raccolta per far lavorare il settore giovanile unito, dando a loro i migliori tecnici e preparatori. Per tutto questo, mi fanno male le critiche... Con la Primavera siamo sempre arrivati tra i big, lo scorso anno in semifinale, tutto questo solo dopo tre anni. Con gli Allievi siamo arrivati in finale ed abbiamo perso ai rigori, con i Giovanissimi Nazionali per tre anni consecutivi siamo arrivati tra le prime otto di Italia. Abbiamo tanti giovani nelle Nazionali, Seculin è stato convocato in Under 21 per esempio...".
I giovani il futuro della squadra. "Sono un assegno in bianco per la Fiorentina, daranno tanto alla prima squadra. Sto cercando di creare un team con tecnici, dirigenti e strutture all'altezza. Nella mia carriera ho vinto 7 titoli italiani con i giovani, so scoprire i migliori giovani e lo dico perché i risultati lo dimostrano. Ci abbiamo messo l'anima per convincere certi giocatori che questa Fiorentina vuole darsi un futuro con chi ci crede, con chi crede di poter crescere e di potersi finalizzare a Firenze. I contratti di una certa durata dimostrano che questa crescita c'è e che si vuole continuare ad attuare".
Su Gulan e Jefferson. "Abbiamo fatto dieci acquisizioni, tra cui Gulan e Jefferson, che ho messo a disposizione di Prandelli, uno preso dal Partizan attraverso la Sampdoria e l'altro a parametro zero dal Paranà, per poi farglieli giudicare durante la preparazione estiva. Però sono due giovani, in due ruoli già coperti dai "grandi" e per questo andranno a farsi le ossa in Primavera".
Sulla campagna acquisti viola. "Storari, Almiron e Zauri li abbiamo presi in prestito, Jovetic ha grandissime potenzialità, poi Gilardino e gli altri hanno da subito qualità importanti".
Sulle cessioni. "Ci sono state delle entrate che hanno lenito un po' il grande sforzo fatto per gli acquisti, oltre a 14 giovani che sono partiti per farsi le ossa altrove".
Una rosa numerosa ma non troppo... "Abbiamo 3 portieri di qualità. Degli altri qualcuno può dire che potevano essere ceduti, ma io credo che una rosa debba avere 22-23 giocatori più i portieri. Qualcuno può pensarla diversamente, ma Mourinho ed il nostro allenatore la pensano diversamente. Uno o due giocatori in più sono quelli che ciclicamente mancano per infortunio, convocazioni in nazionale o per squalifica. E' troppo riduttivo pensare ad una rosa di 18 più i portieri, anche se per diminuire i costi la Uefa pensa che andrebbero ristrette. Però, 18 più i portieri ed i ragazzi del settore giovanile può essere giusto.. Noi siamo partiti da tre anni, chissà se in futuro non avremo in rosa 7-8 giocatori. Oggi, però, Prandelli deve fare delle vittime illustri, proprio perché noi abbiamo migliorato il nostro organico, in qualità e quantità, per essere impegnati al massimo, al meglio, su tutti e tre i fronti. Vogliamo mettere in difficoltà Prandelli, visto che da soluzioni di dubbio siamo passati a soluzioni di miglioramento".
Sul budget e sugli obiettivi viola. "O puntiamo sui giovanissimi che servono per il futuro della Fiorentina, o puntiamo su calciatori con qualità acclarate. Su un organico importante, mettere qualità acclarate, crea antagonismi importanti che portano vantaggi a tutti. Non dobbiamo creare allarmismi se Pasqual, Comotto, Papa Waigo e Da Costa restano fuori dalla Lista Champions, vuol dire che la Fiorentina è pronta per affrontare al meglio tutti gli impegni come la Champions. Essere lì, a giocarcela con Barcellona e Manchester United, è sintomatico di cosa abbiamo fatto di buono in questi anni...".
L'acquisto mancato. "C'è sempre qualcosa che avrei voluto finalizzare.. Ne ho diversi di rimpianti, due-tre in particolare: in difesa rimpiango Vidic, perché dovendo aspettare gennaio il Manchester United ci ha anticipato, e Breno, giovane difensore che si è accasato al Bayern Monaco nonostante la nostra offerta di 12 milioni al San Paolo. Rimpiango Muntari, che ho cercato a tutti i costi, ma davanti a 10 milioni più meta Maggio, l'Udinese lo cedette al Portsmouth".
Su Mutu. "Non volevo deludere Prandelli quando lo presi. Chiamai il giocatore, visto che lo conosco da 10 anni, era in vacanza a Miami e gli dissi che ci serviva uno per le punizioni.... Dopo due anni gli ho rimproverato il fatto di non averne segnata una prima di Eindhoven.. Poi ci sono momenti storici in cui ognuno deve fare la sua parte, io in quel tempo tenevo conto della non contentezza del ragazzo, manifestata dal procuratore, di restare a Firenze. Davanti ad una richiesta del genere da parte della Roma, per un giocatore di quell'età, mi sembrava giusto ascoltare le proposte. Avevo ottimizzato una cessione per 20 milioni, poi la società ha deciso di tenere Mutu".
Troppi giocatori, possibili conflitti? "In ogni rosa ci deve essere un titolare ed un altro dietro, più tre che possono sembrare in più, ma in un campionato ci sono infortuni ed assenze... Ci sarà sempre chi andrà in panchina o in tribuna, l'abilità dell'allenatore sta nel tener conto di tre competizioni, l'abilità da parte della società è gestire un gruppo all'altezza della situazione".
Barzagli si e Vargas no? "Ho sempre sottolineato che in difesa abbiamo due centrali nazionali e Dainelli, che per dei momenti lo è stato. Tutto è migliorabile, ora siamo nella fase in cui per migliorarci però dobbiamo spendere troppo... Per prendere Barzagli, pensavo di prendere un giocatore bravo come o più di quelli che avevamo noi, figli di una difesa prima, seconda e terza negli ultimi tre anni. Venuto meno Barzagli, ho fatto un tentativo per Burdisso, con cui ho raggiungo l'accordo con l'Inter per 5 milioni più Da Costa, ed i soldi del centrale mi sono serviti per altri come Vargas, per offrire qualche milione di euro in più... In questi ruoli, come esterni, c'è carenza... Nel mercato preferisco spendere 8 milioni per Jovetic, poi quando arrivano gli altri grandi club possono sembrare pochi. Io spero sempre di spenderli nel miglior modo possibile, per Vargas ho speso di più per sbaragliare la concorrenza, alzando la posta in palio per prendere il giocatore nel momento giusto".
Sulle cessioni. "L'investimento viola è stato complessivamente di 40 milioni. C'è chi mi dice di perdere dei soldi nelle cessioni, ma Maggio l'ho ceduto per 3 milioni in un momento storico in cui è stato ottimizzato al massimo. Per le cessioni ho incassato circa 10 milioni.. Io potevo dare Papa Waigo in prestito, per togliermi lo stipendio, ma la Fiorentina oggi non ha bisogno di fare questo...".
Difesa corta in Champions League? "Non abbiamo nessuna colpa, perché la Uefa da disposizioni in questo senso. Abbiamo dovuto fare dei tagli importanti, come Comotto, Pasqual, Da Costa e Semioli. Siamo figli del momento storico che stiamo vivendo, fossimo arrivati in Champions tra tre anni, magari in lista ci sarebbero stati Seculin ed altri giovani, portando il numero di giocatori a 25".
Sogno Scudetto? "Non lo dico perché parto da due presupposti. Sono arrivato qui il primo giorno mettendo la musica della Champions in macchina.. Io ci penso, quando lavoro cerco sempre di puntare al massimo. Mediaticamente, però, non tutti mi danno l'opportunità di poterlo dire e pensare. Io vedo una grande tifoseria, che con la Juventus ha dimostrato di essere da Scudetto... Per aspirare a questo, però, ci mancano le strutture a livello di prima squadra e di settore giovanile. La Roma, per vincere uno Scudetto, ha fatto quello che ha fatto una proprietà ed ora è dove è perché ha cresciuto in casa Totti, De Rossi ed Aquilani. La Fiorentina dovrà trovare le risorse tecniche al proprio interno, per supportare quelle che sono le energie economiche della proprietà che non basteranno mai in virtù di quella spartizione maledetta... Abbiamo messo le basi per poterlo fare, perché ci sono io a farlo nel settore giovanile, anche se ci mancano le strutture. Per fare questo, però, ci vuole tempo..."