CONSAPEVOLI
Un day after dal sapore dolce amaro quello appena trascorso. La Fiorentina è uscita a testa alta, altissima dal San Paolo. Una domenica paradossale, che per molti ha dato ulteriori risposte e conferme sulla forza e la solidità di questa squadra. Il primo tempo della Fiorentina è stato quasi poetico nella sua stilnovistica perfezione. Gioco corale, fraseggi brevi, incredibile solidità difensiva e grande peso offensivo. Un cocktail gustoso che ha lasciato tutti a bocca aperta, compresi i 60mila del San Paolo. L’errore elementare di Tomovic sembrava aver messo un punto esclamativo netto all’interno della poesia targata Paulo Sousa, ma nonostante la bolgia azzurra e l’imbarazzante (per gli altri...) forza offensiva del Napoli, i viola hanno retto l’urto e con coraggio hanno trovato uno spledido pareggio. Soltanto un’altra, inspiegabile, follia e un Napoli (giusto ammetterlo) di assoluto livello, hanno fermato questa bellissima Fiorentina.
Consapevolezza. Sì, conoscenza dettagliata dei propri mezzi e soprattutto di quelli avversari. Per la prima volta dopo anni, forse decenni, la Fiorentina si è comportata da grande, assumendone in tutto e per tutto le fattezze e spostando prepotentemente sul campo le analisi e i tanti dibattiti fatti in settimana sulle reali potenzialità della squadra. Un gruppo conscio di aver trovato un’alchimia particolare, con singoli a tratti straripanti mossi dalla medesima sinfonia: pressing asfissiante, recupero palla e ripartenza. Questo il dogma imprescindibile.
Sbagliato dimenticarsi di aver lasciato 3 punti importanti (sì, per consolidare il primo posto…) per strada. Ancora più errato non ammettere di aver commesso due stupidaggini che hanno drammaticamente compromesso la gara. Folle, però, sarebbe non riconoscere la grandezza di questa squadra, uscita ancora più consapevole dalla bolgia del San Paolo.