BATISTUTA, FIRENZE CASA MIA. È UNA GRANDE VIOLA, MONTELLA...

dal nostro inviato Andrea Giannattasio
27.04.2013 11:20 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
BATISTUTA, FIRENZE CASA MIA. È UNA GRANDE VIOLA, MONTELLA...

Batistuta è tornato a Firenze ed oggi vuole parlare. Dopo i primi giorni di assoluto anonimato, quest'oggi l'ex numero 9 viola prende la parola presso la sala conferenze dell'albergo fiorentino in cui alloggia, davanti a tutta la stampa, e racconta brevemente quelli che sono stati gli anni lontani dalla città che lo ha consacrato nel grande calcio e le sue impressioni sull'attuale Fiorentina, guidata dall'ex compagno di squadra ai tempi della Roma scudettata Vincenzo Montella.

Sul calcio italiano: "Non sta certo passando un bel momento, oggi la gente preferisce guardare il calcio spagnolo perché è più divertente. In Argentina si segue sopratutto quello spagnolo e quello inglese. Il calcio italiano però resta il vero calcio, dove gli allenatori sono precisi e si sbaglia pochissimo. Non dico che il calcio italiano non sia al top ma credo che non sia più divertente".

Sul suo rapporto col calcio: "Io sto bene senza calcio ora, mi fa solo piacere vederlo. Non ho voglia di fare l'allenatore. Se devo lasciare un'impronta in una squadra bene, altrimenti sto a casa. Non vengo a fare qualsiasi cosa per esserci: voglio lasciare un segno".

Su Cavani: "È bravissimo, è uno degli attaccanti più bravi che ci siano in giro".

Su Balotelli: "È bravo pure lui, ogni foto che vedo fuori è sempre strana ma quello che fa fuori dal campo non mi iinteressa".

Su Montella: "Alla Roma non ho mai avuto problemi con lui: la società giallorossa mi promise la numero 9, non è che gliela tolsi: non siamo amici ma nemmeno nemici. Non mi aspettavo di vederlo allenatore, ha fatto molto bene a Catania"

Su Totti: "È sempre stato un grande, è stato bello giocare assieme a lui: sapeva sempre dove darmi la palla. Lo invidio per quel che a riesce a fare alla sua età".

Su Messi: "In Nazionale sta facendo bene ma non è facile vincere il mondiale. Essere grandi non vuol dire vincere un mondiale. Messi è un grande come Maradona, anche se Diego aveva più carisma".

Sulla chiamata della Fiorentina: "Ieri mi hanno chiamato ma avevo già altri impegni. Mi ha fatto piacere".

Sul terzo posto: "Non sarebbe male come piazzamento, sarebbe un grande obiettivo per una società che ha cominciato da poco e che non è economicamente forte come le grandi. Bisogna vedere se la Viola riuscirà a continuare su questa strada in futuro. Il calendario dei viola mi sembra abbastanza buono ma le prossime 5 partite vanno giocate".

Su Rui Costa: "Non lo sento al telefono, ma solo col cuore".

Su Osvaldo: "Sa fare gol e anche bene ma gli manca un po' di continuità: è difficile trovarla".

Su questa Fiorentina: "Credo possa arrivare ad essere forte come la mia: è solida ed ha delle ottime fondamenta. Può fare delle belle cose".

Sulle sue condizioni fisiche: "Sto molto meglio rispetto a tre o quattro anni fa, anche se ancora non sto benissimo. Prima facevo fatica a fare qualsiasi cosa".

Sull’affetto di Firenze: "Non mi aspettavo tutto questo affetto: non ho immagini particolari del passato. Per me Firenze è la mia casa: ho fatto esperienza ed ho avuto i miei figli. Io vengo qua e mi sento fiorentino, mi sembra ieri che giocavo. Non mi sono mai pentito di essere rimasto così tanto. È stata la decisione giusta rimanere".

Su Jovetic: "Non so cosa farà in futuro, dipende cosa vorrà fare nella sua carriera"