BASTA CON LE INGIUSTIZIE!

12.09.2008 00:34 di  Marco Conterio   vedi letture

DUE PESI E DUE MISURE. Firenze. "Sei bravo, sei bello, sei corretto. Ma non puoi entrare". Altrove, ovvero in molte parti d'Italia. "Non fai il bravo, non sei corretto, non rispetti le regole. Però..". Alla faccia degli elogi. Alla faccia degli esempi. "Basta" ha gridato ieri orgoglioso Sandro Mencucci, amministratore delegato viola. "Faremo una proposta civile se la decisione verrà confermata". Stile viola, stile che in tanti dovrebbero avere prima di sparare sentenze che contraddicono in toto le parole dei massimi esponenti del calcio italiano e non solo.



I FATTI. La decisione è quella di aprire le porte del Franchi il 21 settembre, per Fiorentina-Bologna, solo agli abbonati. Doppia beffa per Firenze, dopo la trasferta vietata di Napoli, insomma. Il bello è che la partita è considerata a rischio per episodi, da condannare senza ombra di dubbio, che però risalgono a molti anni fa. Eppure le due squadre, seppur non molte volte, si sono affrontate negli anni '90, senza scontri di alcun genere. Che il Casms, "l'esimo" organismo che si spartisce una piccola fetta della torta chiamata "sicurezza", decida in egual modo per ogni partita dove in passato, recente o remoto che sia, sono successi episodi di violenza?

LA DIGNITA'.
"Con questa decisione si offende la dignità di Firenze". Chiara e netta arriva la replica della Fiorentina. "Si teme forse che ci possano essere scontri tra i nostri stessi tifosi?". Stile viola, dicevamo, ma anche stile "fiorentino". Quella vena di sarcasmo che contraddistingue la gens di Firenze basta per mostrare all'Italia quanto ottusa ed insensata sia tale decisione.

LA PROVOCAZIONE. I tifosi, intanto, gridano allo scandalo. Giustamente, viene da aggiungere. E, subito, c'è chi cerca escamotage. "Fatta la legge, trovato l'inganno". Perché non fare mini-abbonamenti per le tre gare? Oppure: perché non riaprire la campagna abbonamenti? Firenze, insomma, non ci sta. Gli elogi, in questi giorni, suonano come vane parole regalate a Dio Eolo, niente di più. In Riva all'Arno e basta, però. Altrove, dove "correttezza e rispetto delle regole" non sembrano proprio le parole d'ordine, tifosi o pseudo-tali possono sempre e comunque assistere alle gare della loro beneamata...