TIFOSI, Già scarcerati i 6 teppisti di Roma-Napoli
«Se servirà prenderemo decisioni drastiche». Il Ministro dell'Interno Roberto Maroni ai microfoni del "Processo di Biscardi" annuncia «tolleranza zero» dopo i disordini avvenuti alla stazione di Napoli che hanno visto protagonisti i tifosi partenopei in partenza per Roma. «Quello che è accaduto è un fatto molto grave - osserva - che ha gettato un'ombra cupa sul mondo del calcio».
Il Ministro ha confermato di aver convocato per oggi alle ore 18 l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e subito dopo il Comitato tecnico costituito il 15 agosto scorso. «I cittadini non possono essere sottomessi alla pazzia o alla violenza di qualcuno - spiega -. Questi fatti non saranno più tollerabili, la decisione sarà presa dal comitato composto dal capo della Polizia e dalle forze dell'ordine in tempo utile per la prossima partita di campionato. Potrebbero essere vietate non solo le trasferte in treno ma quelle di intere tifoserie».
«La cosa che mi da più fastidio - conclude il ministro - è sapere che queste persone sono state già rimesse in libertà. È un fatto inaccettabile, che però dipende esclusivamente dal magistrato che ha applicato una legge che dovrebbe essere rivista».
Ieri, infatti, i sei tifosi arrestati prima e dopo la partita Roma-Napoli sono stati rimessi in libertà nonostante la convalida dell'arresto. Luigi Alberto Siccardi, Giovanni Corneli e Diego De Martino erano stati trovati in possesso, rispettivamente, di due bombe carta, di un martello e di un coltello. Giovanni Corsi è accusato di aver scippato un altro tifoso nei dintorni dello stadio, Nicola Cannone di aver violato un Daspo subito per bagarinaggio e Danilo Durevole di resistenza a pubblico ufficiale.
Anche il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, lascia capire che il Viminale non farà sconti agli ultrà-teppisti: «quando una tifoseria - spiega - si lascia andare a certi comportamenti è inevitabile che si risponda con pesanti restrizioni. Certo, in linea teorica è ingiusto che per il male fatto da pochi paghino anche i tanti che si comportano bene, ma non c'è alternativa. Le regole vanno rispettate».
«Sarebbe stato bello non dover parlare di incidenti, ma solo di calcio con una prima giornata caratterizzata da partite veramente interessanti», premette il presidente della Figc, Giancarlo Abete. «Si tratta di comportamenti contrari a ogni forma di convivenza civile: dobbiamo fare il massimo, ognuno per le proprie responsabilità, per debellare questo mondo di delinquenti che inquinano il nostro mondo».
Per il sindaco del capoluogo campano, Rosa Russo Iervolino, «forse la questura avrebbe dovuto valutare meglio il numero dei tifosi e la possibile reazione: l'immagine della città è stata danneggiata da pochi violenti e facinorosi». L'eventuale stop alle trasferte? «Certo un po' di prudenza in più non guasta».
Nel frattempo investigatori della Digos e della Squadra mobile di Napoli, coordinati dal questore Antonino Puglisi, sono al lavoro per visionare i filmati fatti a Napoli al momento della 'invasionè del treno Intercity diretto a Torino da parte degli ultras decisi a recarsi a Roma senza pagare il biglietto. Sarebbero gia stati identificati personaggi noti alle forze dell'ordine per episodi analoghi e si è al lavoro per accertare le responsabilità.