MUSEO FIORENTINA, Storia d'amore viola e granata...

Articolo di Stefano Borgi per il Museo Fiorentina
26.04.2013 00:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: www.museofiorentina.it
MUSEO FIORENTINA, Storia d'amore viola e granata...
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Alla fine anche Giove pluvio si è dato per vinto. Alla fine anche lui si è seduto e si è messo a guardare, addirittura qualcuno lo ha visto applaudire... Persino commuoversi. Eh già, perchè contrariamente alle previsioni che davano pioggia, la giornata di Fiorentina e Torino ha goduto, come cantava qualcuno, di sole, cuore e amore. Difficile stilare una graduatoria delle emozioni: c'è stato il momento della memoria, quello dell'abbraccio, infine della contesa. Nel mezzo la tradizione, con la disputa della terza edizione della Florence Football Cup. La manifestazione, organizzata da ACF Fiorentina e Foundation for Sports History Museums, patrocinata da Comune di Firenze, Provincia di Firenze, CONI, Misericordia di Firenze, Associazione Fiorentini nel Mondo, Viola Club Stefano Borgonovo e Calcio Storico Fiorentino e con la partnership di SKY Sport, Banca CR Firenze e Mazda, aveva l'obiettivo di raccogliere fondi a favore della Fondazione Stefano Borgonovo Onlus. Sul sacro tappeto dell'Artemio Franchi si sono sfidate le Glorie Viola, capitanate da Claudio Desolati, ed il "Florence Football Club 1898", la più antica squadra di Firenze il cui titolo sportivo appartiene al Museo Fiorentina. Questi ultimi, nell'antica divisa biancorossa, guidati da Emiliano Mondonico, erano composti da autorità e celebrità cittadine tra le quali Paolo Hendel, Gianfranco Monti e Paolo Vallesi. Il risultato? 3-0 per le "Glorie viola" con i gol di Anselmo Robbiati, Sauro Fattori e Alberto Malusci.

Ma andiamo con ordine. Tutto si è svolto nella giornata di domenica 21 aprile 2013, in quella che è stata definita una "botta di emozioni". Si è cominciato la mattina col Torino FC, rappresentato dal Direttore Generale Antonio Comi e dal Responsabile Marketing e Relazioni Esterne Alberto Barile, il Museo Grande Torino, il Museo Fiorentina e l'ACF Fiorentina che hanno onorato la memoria di Romeo Menti, calciatore del Grande Torino, recandosi presso il suo sepolcro presso il cimitero dell'Antella. Il Torino ha deposto sette rose di colore rosso scuro, sette come il numero di maglia dell'imprendibile ala del Grande Torino, la Fiorentina un cuore di orchidee viola. Seconda tappa, lo stadio Artemio Franchi. Prima dell'inizio della partita di Serie A si è svolto un bellissimo giro di campo che ha rinnovato lo storico gemellaggio tra i rispettivi musei e le tifoserie viola e granata.
Nel pre-partita di Fiorentina-Torino, infatti, seguendo i gonfaloni della Fiorentina, del Museo del Fiorentina e del Museo del Torino è sceso in campo il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina preceduto dai Bandierai degli Uffizi. Assieme a loro una rappresentanza di tifosi della Fiorentina e del Torino che hanno sventolato le bandiere delle rispettive squadre. Ad impreziosire il tutto uno striscione del Museo Fiorentina che recitava: "Onore agli Immortali", ed un "lenzuolo" brandito dalle Glorie Viola, guidati dai doppi ex Emiliano Mondonico, Roberto Galbiati e Mimmo Caso, coi volti di tutti i giocatori del Grande Torino periti a Superga il 4 maggio del 1949. Memoria ed abbraccio abbiamo detto, due momenti unici, indimenticabili, che hanno sublimato una volta di più la simbiosi tra Fiorentina e Torino.

Quindi spazio alla contesa, preceduta dal saluto di Emiliano Mondonico - che vedrà la partita in curva Fiesole - ed Alessandra Borgonovo, presidente della Fondazione Borgonovo. Pronti via, la Fiorentina di Montella ed il Torino di Ventura danno vita a novanta minuti d'altri tempi. Una partita di calcio come piace a noi, senza alchimie né troppi tatticismi, solo animata dall'antica voglia di superarsi, nel rispetto reciproco e delle regole dello sport. Alla fine i viola avranno la meglio per 4-3, grazie al gol di Romulo nel finale. Romulo Orestes de Caldeira, brasiliano atipico... non ce ne voglia due gradini sotto a Julinho ed Amarildo, a Junior e Casagrande. Però Romulo è uno che ce la mette tutta, che non fa calcoli, che getta il cuore oltre l'ostacolo. Proprio come dice di fare la storia di Fiorentina e Torino. Una storia d'amore viola e granata.