MELO, Il Franchi il mio Maracanà

24.05.2008 08:29 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Gazzetta dello Sport

In una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, il neo acquisto viola, Felipe Melo si racconta a 360°. Innanzitutto si descrive: "Sono un centrocampista con due caratteristiche principali: vedo la porta, tra i centrocampisti centrali della Liga quest'anno solo Xavi del Barcellona ha segnato come me, 7 reti, e sono fisicamente forte, aiutato dall'1.83 di altezza"; poi racconta la sua storia: "Sono cresciuto nel Flamengo, che continuo a tifare. Al mio debutto entrai a 10 minuti dalla fine e il primo pallone che toccai feci gol. Una rete considerata storica, perché il Flamengo era a un passo dalla retrocessione. Poi andai al Cruzeiro e in pochi mesi con Luxemburgo vincemmo tutto. Un breve passaggio al Gremio e poi la Spagna: Maiorca, Racing e Almeria; con me in quel Cruzeiro c'erano Maicon dell'Inter, Cris del Lione, Gomes, il portiere del Psv, Luisao del Benfica e mezzo Fenerbahce: Alex che era il nostro capitano, Maldonado, Edu Dracena, Deivid. Io cominciai in panchina, poi titolare fisso"; infine uno sguardo al futuro: "Perché ho scelto Firenze? Volevo cambiare aria: Paese, città, campionato. Qui in Spagna chiamano la Liga il campionato delle stelle e magari è anche vero, ma io cerco più passione. Volevo un posto simile al Brasile, dove i tifosi danno tutto.

Pensavo all'Inghilterra e all'Italia: l'estate scorsa sono stato vicino alla Lazio, quest'anno ho ricevuto varie offerte ma quando mi hanno portato a Firenze non ho avuto dubbi. E così mia moglie, che aspetta il nostro terzo figlio. La Fiorentina in Brasile è super famosa, ha una gran reputazione. Io sono cresciuto con Batistuta come idolo, facevo anche la mitraglietta dopo i gol... E poi il nostro ct, Dunga, c'è stato per una vita; i tifosi viola sono esigenti? Non è un problema. Anche al Flamengo è così, e al Maracanà ci sono 120. 000 persone. Ma se fai bene il tuo lavoro ti appoggiano sempre. Sarà così anche a Firenze"