LA MOVIOLA in campo? Impossibile!

Ecco la rubrica di PAOLO CARBONE su Tuttomercatoweb.com
21.02.2007 07:48 di  Leonardo Menicucci   vedi letture
Fonte: TMWnews.it
Negli ultimi mesi in diverse occasioni mi son sentito chiedere cosa penso della famosa (o famigerata?) "moviola in campo". Ecco la mia risposta, la più completa che mi è possibile. Dico subito che - e mi perdonerà Aldo Biscardi - di moviola in campo non si parlerà mai, nè adesso nè in futuro. Le ragioni sono diverse. Intanto l'Italia è il solo Paese del mondo che si occupa dell'argomento. Altrove la moviola non si sa neppure che cos'è. Anzi, in proposito gli altri ci guardano come fossimo dei matti. Non vi dico oltre manica, a casa di chi il calcio l'ha inventato e continua a gestirne le regole. A proposito: a beneficio di chi è a digiuno di queste cose, a cominciare evidentemente proprio da Biscardi, mi piace ricordare che chi detiene il potere assoluto in fatto di Regolamento del gioco del calcio e di relative modifiche e integrazioni è l'International Board (di solito detto solo "Board"), organismo composto dai rapprentanti delle 4 Federazioni britannoiche (Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia) e 4 rappresentanti della FIFA. Questo organismo si riunisce una volta l'anno, a fine febbraio/primi di marzo, e decide quali modifiche, o aggiustamenti, o integrazioni adottare. A partire dal 1 luglio successivo tutto il mondo si deve adeguare. Esempio pratico. Chi ne abbia voglia, può andare a rileggere (cfr. in calce) il mio pezzo "Il goal fantasma è sempre più Distante". Ebbene, l'uso negli stadi dell'apparato visivo necessario dev'essere autorizzato proprio dal Board. Ora, in seno al Board, come già detto, la moviola non si sa cosa sia. Ergo: nessuno potrà mai decidere nulla a proposito del nulla. Già questo dovrebbe bastare per capire come stanno le cose. Vediamo il resto. Fra il gioco del calcio e la moviola esiste una vera e propria incompatibilità esistenziale. Infatti la moviola è una fatto "statico", il calcio è un fatto "dinamico". E la percezione visiva dell'arbitro viene sollecitata proprio dal fatto dinamico in un insieme di istanti impossibili da fissare. E non basta. La moviola è una truffa rivoltante e pericolosa perchè propone al telespettatore una sequenza che l'arbitro NON ha visto. L'arbitro non vede dall'alto, dalla tribuna, o da dietro la porta o da dove comunque si trovano le telecamere. L'arbitro vede il gioco sul terreno, dove prospettive e misure sono del tutto diverse e dove (niente di più facile) può facilmente essere "impallato" da un giocatore chi passa davanti. Ne potremmo parlare solo in un caso. Tutti sappiamo che sulle auto di Formula Uno è installata una minuscola telecamerina accanto al casco del pilota che ci fa "vivere" alla perfezione la corsa e la velocità. Bene. Incolliamo con un nastro una di queste telecamerine in mezzo agli occhi dell'arbitro e alla sera fatemi vedere solo "quelle" sequenze, perchè si tratta di ciò che l'arbitro ha visto in realtà per poi giudicare. Ciò che hanno visto altri "occhi" non conta. In altri termini, se hai installato una telecamera sotto il tavolo, non puoi pretendere che io, seduto con gli altri, mi accorga se un altro commensale "fa piedino" a una vicina. Ancora. La moviola non è l'assoluto. Sappiamo tutti che ci sono azioni di gioco che nemmeno la moviola chiarisce. In un caso del genere, visto il numero di telecamere installato intorno al terreno, chi decide quale delle diverse sequenze disponibili dev'essere presa in considerazione? E di grazia ci mettiamo tutti intorno al monitor a guardare 4 o 5 filmati diversi? E quante ore diventa lunga la gara? Visto che ci siamo, di quante telecamere dev'essere fatto un impianto ammesso? 6, 7, 8? O di più? E dove installarle? In serie A? Certo! Ma anche in serie B, C1, C2, e via andando. Il calcio professionistico non ammette parzialità e, quando serve, impone delle spese mai lievi. Il discorso è tutto diverso. Intanto non parliamo più di moviola, mezzo inadeguato e fraudolento, di solito usato - a pagamento - da ex arbitri che conoscono benissimo la verità di quanto ho scritto finora, che anche loro, ai loro tempi, in campo ne hanno fatte di tutti i colori, ma che (ripeto: a pagamento) fanno cinicamente le pulci ai colleghi attuali, incarnando tutta la possibile diseducazione del telespettatore. Secondo. In Italia manca quasi del tutto la cultura sportiva e la cultura della sconfitta. Se questa cultura ci fosse, si saprebbe che l'errore arbitrale è all'ordine del giorno, che è quasi il DNA del gioco e quindi lo si accettrebbe senza sforzo e, sopratutto, senza dietrologie. Inoltre si saprebbe anche che il calcio, per il suo spirito, per il suo impianto e per la sua concezione, non tollera assolutamente pause, diciamo così, "artificiali". In altri termini, la decisione dell'arbitro dev'essere contestuale alla relativa azione di gioco. E c'è anche la prova del nove. Il meccanismo inventato dal CNR di Bari che permetterà di evitare i famosi "goals fantasma" (palla dentro o no?) in pratica è già stato approvato tanto dal Board che dalla FIFA. E sapete perchè? Semplice! Perchè se la palla varca per intero la linea di porta, l'impulso arriva all'arbitro in meno di mezzo secondo e l'arbitro può convalidare la rete all'istante, in tempo reale e con la sicurezza di non sbagliare. Quindi chi sostiene che il calcio rifiuta la tecnologia, o è in malafede o è un ignorante. Il calcio rifiuta la tecnologia che ne altera lo spirito (proprio come quella che costringerebbe a perdere tempo per consultare il monitor). Se viceversa la tecnologia dà risposte istantanee, ben venga. E infatti per il goal/non goal adesso ci vorrà solo il collaudo del campo. Dopo di che l'adozione del dispositivo sarà ufficiale. Se una previsione possiamo fare, crediamo di essere vicini alla verità se diciamo che l'uso pratico comincerà in tutto il mondo fra poco più di un anno e mezzo, dalla stagione 2008-09, magari inizialmente solo nei 2 campionati più importanti (per esempio, nella serie A e serie B di tutti i Paesi), perchè non dobbiamo dimenticare i problemi pratici, tempi tecnici, costi, installazione dei dispositivi, ecc. Conclusione: il calcio non rifiuterà mai una tecnologia infallibile e istantanea come quella inventata dal CNR di Bari. Rifiuterà sempre, viceversa, la tecnologia falsa e pericolosa, contrabbandata per vangelo e usata solo in Italia, senza renderci conto che, sotto questo aspetto, siamo lo zimbello del mondo. Paolo Carbone