IS ARENAS, Domenica porte chiuse, ma con i viola...

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Si è chiuso attorno alle 17 l'incontro in Prefettura tra una delegazione di tifosi del Cagliari Calcio (accompagnati e supportati dal giornalista sportivo Ivan Zazzaroni), il Prefetto Giuffrida, il suo vice Bellantoni e il questore di Cagliari Bontempi.

LE IPOTESI IN CAMPO - Due le strade prospettate per cercare di risolvere la questione di Is Arenas. La prima: la messa in sicurezza dell'impianto con una risposta immediata alle criticità (i punti da risolvere) evidenziate dalla Prefettura alla società e tese a rendere agibile Is Arenas. La seconda, più percorribile e svelta. In verità già praticata a inizio Campionato. Il Cagliari - è stato l'input - faccia richiesta ufficiale al Comune di Quartu di utilizzare l'impianto in forma ridotta. Tradotto: meno di cinquemila tifosi dentro, "fino a 4999 spettatori". In sostanza, solo gli abbonati (più qualche tifoso ospite) che potrebbero essere ospitati nella dibattuta mainstand. Già dal match con la Fiorentina, in programma tra due settimane, Is Arenas potrebbe quindi essere parzialmente aperto a quelle condizioni.

DOMENICA IL MATCH CAGLIARI-SAMPDORIA - La partita Cagliari Sampdoria sarà invece giocata a porte chiuse (mancano i tempi tecnici). Su quel fronte, si legge in una nota diffusa dalla Prefettura, "per quanto di competenza del Prefetto è stata valutata l’assenza di motivi ostativi, sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, allo svolgimento dell’evento con le suddette modalità (porte chiuse, ndr)". "Ciò - si legge sempre nella nota - in attesa che la Cagliari Calcio riavvii quanto prima, come altre volte auspicato da questa Prefettura, la procedura davanti alla Commissione Provinciale di Vigilanza, che, come è noto, è invece competente per gli impianti di capienza superiore".

E' stata questa, quindi, la risposta della Prefettura ai tifosi che oggi hanno manifestato, in corrteo da Piazza L'Unione Sarda a Piazza Yenne, per chiedere uno stadio per la città. Intanto, martedì arriverà a Cagliari il superprefetto Achille Serra a cui la Lega ha affidato il compito di trovare una soluzione.