FIORENTINA, Stanca ma si fa coraggio
«Una buona prestazione come quella in Norvegia fa smaltire meglio la fatica. Siamo pronti». Dopo la Coppa Uefa torna il campionato e la Fiorentina si ributta nella lotta per la Champions. Non c’è un attimo di tregua, ma soprattutto - raccomanda Cesare Prandelli - occorre riproporsi ai livelli dell’altra sera, contro il Catania come contro il Rosenborg. Ovvero con mentalità offensiva ma anche con grande attenzione, puntando ad un calco totale. Però, oltre a tutto questo, conterà anche dell’altro e il tecnico viola lo ribadisce con il sorriso ma anche con estrema convinzione.
«Sono rimasto sorpreso di certe critiche - dice riferendosi a quanto è stato detto e scritto dopo il ko interno con il Milan e il pari con l’Atalanta subito nel finale, frutto entrambe le volte di evidenti distrazioni - Il fatto è che nel nostro ambiente i giudizi cambiano da una settimana all’altra, quindi dobbiamo essere bravi a mantenere sempre un certo equilibrio, specie quando si è un gruppo giovane come nel nostro caso. Servono equilibrio e ovviamente anche pazienza se vogliamo diventare una squadra che vuole vincere nel tempo secondo il modello della Sampdoria degli anni Novanta».
Poi l’annuncio: «Firmerei subito per portare lo scudetto a Firenze entro 7-8 anni, io la pazienza ce l’ho, quando perderò l’equilibrio allora me ne andrò e toccherà a qualcun altro», sorride.
Ora però, fa capire Prandelli, bisogna solo pensare alle partite da giocare, a iniziare da quella di oggi al Franchi. Il tecnico viola non si fida del Catania ma ha fiducia anche nella sua squadra tornata con grande entusiasmo dalla Norvegia dove ha vinto e offerto una grande prova: «Da tre anni dico che bisogna enfatizzare prima le grandi prestazioni rispetto a risultati solo che non sempre tutti la pensano così.
La gara d Coppa è stato un altro gradino verso la maturità. Siamo tornati carichi nonostante il rientro duro. Ma nulla in confronto a chi per lavoro fa sempre i turni di notte. Noi siamo e restiamo dei privilegiati, peraltro dopo una partita come quella di giovedì ritorni a casa euforico». Però, come detto, attenzione al Catania: «Gioca un buon calcio, ha un ottimo allenatore come Silvio Baldini che stimo professionalmente e anche umanamente. Insomma ci sarà da tribolare», avverte Prandelli aggiungendo subito di non temere eventuali strascichi dopo le polemiche di Catania-Inter. «Non ho motivi di temere eventuali condizionamenti, lasciamo gli arbitri dirigere serenamente, per il resto sarà quel che sarà», taglia corto il tecnico viola che raccomanda ai suoi poche ma precise regole: «Dovremo avere lo stesso atteggiamento di giovedì, giocando alti, aggressivi, spregiudicati, mettendosi sempre in discussione, mantenendo la mentalità offensiva ma anche equilibrio, grande attenzione, voglia di stupire e di fare calcio totale. Questo è il nostro obiettivo. E quando saremo pronti guarderemo avanti, ora guardiamo solo a noi stessi, solo così potremo crescere».