D.ROSSI, Se il cazzotto l'avessi dato nello spogliatoio...
"Ho già chiesto scusa, il gesto non è stato bello, non è stato edificante, però sbaglia chi dice che dovevo aspettare a farlo negli spogliatoi. Sarebbe stato da vigliacco, un fatto premeditato, quindi più grave". Così Delio Rossi, ai microfoni di Chiambretti ore 10 su Radio2 parla dell'episodio che gli era valso l'esonero dalla Fiorentina e una squalifica di tre mesi che ha appena finito di scontare. Come ricorda quello schiaffone dato al giocatore Adem Ljajic in occasione dell'incontro tra i viola e il Novara? "È stato più un fatto scenico - ha spiegato Rossi - l'unico che ha preso qualcosa è stato l'allenatore in seconda. E comunque non lo rifarei".
IL CALCIOSCOMMESSE - Sollecitato da Chiambretti sulle squadre che ha allenato - Genoa, Lecce, Lazio, Atalanta - tutte coinvolte, suo malgrado, nel calcioscommesse, Rossi ha commentato così: "Sulle combine non ho mai avuto prove, ho avuto delle sensazioni, ho visto molte squadre che andavano il doppio rispetto alla mia, sapendo che io penso di allenare anche educazione fisica. Ma se non hai prove - dice Rossi - significa abbaiare alla luna". Sui due giocatori protagonisti della cronaca del momento - Mario Balotelli e Zlatan Ibrahimovic - l'ex allenatore della Fiorentina è lapidario: "Balotelli non lo conosco, dovrei allenarlo, ma tutti i giocatori hanno la chiave, basta saperla trovare". E sulle dichiarazioni dello svedese, che dice di voler tornare al Milan: "Nel momento in cui uno fa una scelta, non può tornare due mesi dopo". Infine una battuta sulla Roma, sconfitta più volte nei derby da allenatore della Lazio: "Io vivo a Roma - conclude Rossi - e sono un professionista. Se per caso arrivasse una chiamata dai giallorossi non avrei nessun problema ad allenarli".