DOMENICI, Deposizione al processo su Castello

06.03.2012 14:01 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: firenze.repubblica.it
DOMENICI, Deposizione al processo su Castello
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

L'ex sindaco Leonardo Domenici ha deposto in aula bunker al processo sulla urbanizzazione dell’area di Castello, nel quale sono imputati di corruzione, fra gli altri, gli ex assessori Gianni Biagi (urbanistica) e Graziano Cioni (sicurezza sociale), e il patron di Fondiaria Sai Salvatore Ligresti.

L’ex sindaco ha difeso le scelte della amministrazione, giudicando "strategico" lo spostamento su quei terreni della sede della Regione. Con il suo successore Matteo Renzi, all’epoca presidente della Provincia, non ha voluto polemizzare ma ha precisato che Renzi, a sua memoria, non sollevò osservazioni sulla legittimità della convenzione stipulata nel 2005 fra Comune e Fondiaria, in base alla quale le sedi pubbliche dovevano essere progettate e costruite da Fondiaria. Infatti nell’udienza del 26 settembre scorso Renzi disse che quella clausola era "contra legem" perché non prevedeva una gara pubblica per l’assegnazione dei progetti e dei lavori. Ieri Domenici ha ricordato che quella clausola della convenzione era stata ereditata dalla precedente amministrazione e che nel 2006 Comune, Provincia e Regione avevano stipulato un protocollo di intesa che prevedeva il trasferimento delle sedi di Provincia e Regione a Castello, ma previa gara pubblica. In aula Domenici ha sostenuto che Biagi aveva, sì, contatti con grandi gruppi imprenditoriali, come Fondiaria e Ferrovie, ma solo perché voleva realizzare opere impegnative, e ha ricordato che Ligresti si lamentava di lui perché Biagi esigeva da lui alta qualità nella progettazione degli edifici.
Rispondendo alle domande dei giornalisti ha affermato che secondo lui "c'è stato un gruppo politico-editoriale che per le sue scelte ha voluto aprire una campagna di linciaggio mediatico decisa dall'ingegner Carlo De Benedetti che riteneva di far svoltare il Partito democratico decapitando un'intera generazione di gente che proveniva dai Ds, dal Pds prima e prima ancora dal Pci. Una campagna mediatica di linciaggio per la quale comunque l'ex direttrice de l'Espresso e un giornalista de L'Espresso sono rinviati a giudizio, al momento. Mi auguro che vengano assolti."

In realtà, per Daniela Hamaui e Gianluca Di Feo c’è richiesta di rinvio a giudizio e l’udienza preliminare è il 14 marzo. Oggetto della querela è l’articolo "Compagni Spa" pubblicato da L’Espresso il 4 dicembre 2008. Per questo fatto ricordiamo che il sindaco Domenici che Il 6 dicembre successivo andò a incatenarsi davanti alla sede di Repubblica a Roma.