CASSANO, Chiedo solo un po' d'affetto

19.08.2007 11:43 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Il Tirreno

Prima partitella su campo ridotto e primo gol, su rigore, per Antonio Cassano con la maglia della Sampdoria. Attorno al terreno di gioco 2000 tifosi entusiasti hanno occupato ogni angolo possibile costringendo i vigili a chiudere la strada. Oggi c’è l’amichevole di Legnano, ma lui resterà a Bogliasco per un lavoro differenziato.
Al mattino, durante la presentazione ufficiale, Cassano ha tenuto fede al suo personaggio: guascone, allegro, contraddittorio. Ha mostrato brillantezza e modestia, umiltà e sicurezza, amicizia e rancore, sfacciataggine e riservatezza. E, nelle parole, un rispetto e una fragilità che forse a Madrid non hanno saputo capire. «Ho ricevuto tante richieste dall’estero - spiega - ma non mi interessano. Ho scelto la Sampdoria perché è la società giusta, la città giusta, l’ambiente adatto. Ho bisogno di affetto e se lo ricevo do il 100 per 100».

E poi: «In sette anni ho fatto molti errori, me ne assumo la responsabilità; anche a Madrid il 70 per cento delle colpe sono state mie, ma certe situazioni hanno influito. Comunque su questo devo migliorare».
Parole che fanno luccicare gli occhi di Riccardo Garrone, presidente sampdoriano, e Beppe Marotta, amministratore delegato. Cassano, arrivato a Genova in prestito per un anno con diritto di riscatto a favore della società genovese, e pagato di fatto dal Real (dalle casse blucerchiate usciranno un milione e 200mila euro lordi), è stato accolto anche davanti all’hotel della presentazione da duemila tifosi.
Guizzante, vivace, divertito, Cassano ha risposto alle domande con amichevole complicità, trincerandosi dietro un significativo «no comment» solo quando sulla scena è comparso il nome di Capello. Luccicante più negli accessori (brillanti alle orecchie, sul braccialetto e sulla corona dell’orologio) che nell’abbigliamento (jeans e leggera felpa col cappuccio), ha detto di aver scelto la maglia numero 99. «Il 18 era occupato - ha detto - e così ho fatto 9 più 9. Poi, il 99 è il numero di Ronaldo. In ogni caso mi dona».