BORJA, Non parlerò più con gli arbitri dopo Parma
Il centrocampista della Fiorentina Borja Valero è intervenuto questa sera all'interno della trasmissione Tiki Taka in onda su Italia1. Queste le parole del numero 20 viola: ''Il clàsico di ieri? Il mio cuore è ancora in parte ''blanco''. I miei capelli? Li accetto, preferisco averli corti così quando mi alzo al mattino ce li ho già così. Il rosso di Gervasoni? E' stato pesante stare fuori tre partite, ho imparato che non devo parlare con gli arbitri e d'ora in poi non lo farò più. Gli arbitri in Spagna? In Inghilterra sono i più bravi perché parlano di più, poi ci stanno gli errori. La nostra stagione? Ieri abbiamo dato una dimostrazione di carattere dopo il ko di giovedì. Abbiamo vinto in un campo difficilissimo pur non avendo giocato una grande partita. Il livello di tiki-taka della Fiorentina? Siamo una delle squadre con più tiki-taka in Italia; avere un allenatore a cui piace giocare con questa filosofia di gioco è un vantaggio per gli spagnoli. Il Milan? Stiamo studiando la partita, mancano poche ore e dobbiamo farci trovare pronti. Seedorf calciatore? Lo ricordo molto bene quando giocava al Real, era tra i miei giocatori preferiti. La vittoria dell'Atlético sul Milan? Non mi aspettavo una vittoria così netta anche se gli spagnoli quest'anno stanno facendo davvero bene. Chi temo del Milan? Tutti i giocatori del Milan possono fare grandi cose, i rossoneri vorranno fare bene a Firenze dopo le ultime sconfitte subite. Kakà? E' diverso giocare in Spagna e in Italia; adesso il brasiliano sta ritrovando la forma che ha avuto in passato e speriamo per il calcio che possa tornare quello di prima. Balotelli? E' uno dei giocatori più forti del campionato ma non lo conosco personalmente. La Nazionale italiana? Nell'ultimo europeo nessuno si aspettava che l'Italia avrebbe giocato così bene; per il Mondiale non si possono fare previsioni: bisogna vedere la squadra in campo. La Juventus? Loro hanno una maniera di giocare molto compatta, la differenza poi la fanno i giocatori molto forti come loro. Io e Pirlo simili? Non è vero, a me manca molto per arrivare al livello del centrocamposta della Juve.
Il calcio italiano violento? No, ci si ''mena'' un po' ovunque. Noi sfortunati per i tanti infortuni? Abbiamo avuto tanta sfortuna, giocare senza Giuseppe e Mario non è facile perché erano punti di riferimento. Per fortuna c'è grande spirito di gruppo e chi giocherà si farà trovare pronto. Dove sarebbe la Fiorentina con Gomez e Rossi? Forse più in alto ma non si può sapere. Montella? Lui vuole giocare sempre col pallone tra i piedi per creare occasioni da gol, noi a volte riusciamo a farlo bene, altre volte facciamo fatica. Il Napoli? Ci sono partite in cui gioca molto bene anche se spesso si concentrano sulle ripartenze. Pizza o paella? Paella. Firenze o Siviglia? Firenze. Repubblica o monarchia? Preferisco la repubblica anche se mi piace il nostro re. Fabregas in viola? E' un giocatore fortissimo, magari venisse in viola. La Nazionale? Mi piacerebbe da morire giocarci ma ho imparato tanto guardando gli altri giocare. El clàsico? C'è una intensità ed una qualità incredibile, mi piacerebbe un giorno giocare una gara così. Come migliorare il calcio in Italia? Bisognerebbe curare maggiormente il manto erboso. Lo scorso anno a Napoli fu impossible giocare. Ronaldo o Messi? Non saprei scegliere, lancerei in area una moneta. Il 3° posto? C'è la possibilità, noi lotteremo fino alla fine per quello poi vedremo cosa succede: non so se stiamo meglio del Napoli ma noi siamo in un buon momento''.