BALZARETTI, Palermo, scusa il ritardo
La crisi del Palermo che domenica sera Guidolin etichettò come problema della difesa ha partorito la prima contromisura: Balzaretti. Con 2 anni e mezzo di ritardo il forte difensore di fascia giunge a Palermo con un contratto triennale. Il ventiseienne terzino di Torino sarebbe venuto infatti nella stagione 2005-'06 se a corteggiarlo non ci fosse stata pure la più importante squadra della sua città, la Juve:
«Non fu una scelta contro il Palermo naturalmente, ma la voglia di giocare in un Grande club» spiega il diretto interessato.
In bianconero Balzaretti ha totalizzato 57 presenze in 2 campionati, segnando pure un paio di gol. Poi l'estate scorsa il passaggio alla Fiorentina. Un autentico flop. Balzaretti, in viola lei ha giocato appena 6 partite, l'ultima il 25 novembre scorso contro la Reggina: quali problemi ha avuto?
«Bisognerebbe chiedere al tecnico Prandelli perché non mi faceva giocare. Io so solo che non avendo spazio; era meglio andare via».
E come mai stavolta invece ha scelto Palermo, c'erano anche altre società che la seguivano: cos'è cambiato rispetto a 2 anni fa?
«È cambiato nulla. Sì, mi voleva pure qualcun altro. Ma il Palermo è stata la società che per prima è andata al sodo».
Con quale speranza arriva a Palermo?
«Intanto con la voglia di trovare più spazio di quello che avevo a Firenze. Vengo con l'idea di giocare, almeno me lo auguro».
Cosa sa di Palermo, conosce la città?
«Non ho mai potuto girarla, sono venuto sempre e solo da avversario. Ma sono molto curioso di vedere Palermo da vicino. Una città che mi stimola parecchio, come la sua tifoseria e il suo stadio».
L'ultima volta da avversario è stato proprio in questo campionato, la Fiorentina a Palermo ha perso 2 a 0.
«Io guardai la partita dalla tribuna. In quel caso oltre ad ammirare una tifoseria calda e molto appassionata, ho potuto vedere anche un gran bel Palermo. Non avrei mai immaginato che dopo avrebbe avuto I problemi attuali»
Questi problemi hanno portato lei a Palermo, ma porteranno anche qualcun altro lontano dalla Sicilia, proprio ieri Capuano ha commentato: «inevitabilmente uno fra me e Pisano dovrà andar via». «Ma la concorrenza può solo far bene alla squadra e anche ai giocatori. Quindi per me non ci saranno problemi di questo tipo».
Lei gioca a sinistra ma può stare anche a destra, esatto?
«Sì, l'ho già fatto anche se in effetti nasco sulla fascia mancina».
Conosce già Guidolin?
«Non ho mai lavorato con lui, ma a chiunque abbia chiesto informazioni me ne ha parlato bene».
Invece almeno un paio dei suoi nuovi compagni li conosce già, è così?
«Sì, conosco Barzagli e Zaccardo dai tempi della nazionale juniores. Ma poi naturalmente ho incontrato molti altri da avversari».
E ha chiesto consigli e informazioni anche ai due ex colleghi d'azzurro?
«Assolutamente no. La decisione di venire a Palermo è stato solo mia».
Eppure per lei è la prima Volta al Sud, curioso?
«Molto, non vedo l'ora di cominciare quest'esperienza in una piazza così bella ed importante. Conto di arrivare la prossima settimana ».
E i mali del Palermo secondo lei di che natura sono?
«Non so proprio cosa dire, MI auguro solo siano mali passeggeri».
Lascia Firenze con qualche rammarico?
«Con la città e con I compagni sono stato molto bene e quindi mi spiace andar via, ma ha prevalso la voglia di giocare».