AMATO, Il decreto ha funzionato

"Ci troviamo di fronte alla violenza, e con essa dobbiamo fare i conti, sapere come liberarcene. Ma non si dica che stiamo ripartendo ogni volta da zero: il decreto approvato dopo la tragica morte dell'ispettore capo Raciti ha prodotto effetti positivi e significativi". Lo ha affermato il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, nella sua informativa alla Camera. "All'interno degli stadi - ha rivendicato Amato - la violenza e', se non interamente, quasi interamente scomparsa, gli incidenti sono nell'insieme diminuiti, i feriti che dobbiamo alle domeniche del calcio sono statisticamente molto meno: indiscutibilmente quanto accaduto non ha eliminato la violenza, l'ha spostata.

I grumi che la determinano sono rimasti in realta' quelli che erano prima e di questi ci dobbiamo francamente preoccupare: noi abbiamo troppe palestre di violenza nella nostra societa', e non abbiamo ancora affrontato nel suo insieme questo tema; se lo facciamo, rischia di farci paura. Il bullismo nelle scuole, le baby gang che si stanno diffondendo in piu' parti del paese e poi questo tema della violenza che era diventato un vero e proprio mestiere negli stadi". "Il decreto - ha proseguito il ministro - ha cercato di operare su alcuni dei gangli che determinano l'alimentazione e la stabilizzazione di questa violenza, ha cercato di rompere i rapporti anche economici tra le societa' e le tifoserie, ha cercato di impedire quei movimenti di massa di tifoserie che sono portatori di violenza nei pressi e dentro gli stadi e sui mezzi di trasporto: in parte abbiamo constatato che quest'ultimo divieto era stato aggirato attraverso gli acquisti on line dei biglietti e proprio ieri l'Osservatorio sulle manifestazioni sportive ha deciso ulteriori restrizioni in tal senso".