AMARCORD, L'urlo di Antognoni che trafisse il cuore di Firenze
Fiorentina – Sampdoria del 12 febbraio 1984 è una di quelle partite che rimarrà indelebile nella memoria dei tifosi viola. Correva la stagione 1983-84 ed i gigliati stavano impreziosendo il campionato italiano con un gioco altamente spettacolare frutto di un modulo che per quei tempi non esitiamo a definire rivoluzionario. Era la Fiorentina di “Picchio” De Sisti che proponeva Massaro in mediana con un provocatorio n° 5; Celeste Pin, precedente depositario di quel numero aveva il 2, e Contratto antico terzino destro viola, vestiva il n° 3; intoccabile il 6 per il “caudillo” Passarella che comandava una difesa schierata a tre, spesso abbandonata a se stessa da un centrocampo offensivo che vedeva Oriali centromediano, Pecci regista classico e Antognoni mezzala – rifinitore. In quegl’anni per fortuna i numeri sulle maglie contavano ancora qualcosa ed i viola scendevano in campo con un 3-5-2 che spinse Platini (non uno qualunque) a definire il calcio di quella Fiorentina “il migliore del campionato”.
Si disputava dunque la 19esima giornata ed i viola erano secondi in classifica dietro la Juve di soli tre punti; il momento era favorevole ai ragazzi di De Sisti che venivano dalla vittoria di Ascoli (2-1 con una mirabile doppietta di Daniel Bertoni) e precedentemente dal successo di larga misura sul Torino (4-1), in una partita sicuramente da annoverare fra le più belle di tutta la storia viola. Il primo tempo contro i doriani non fa che confermare il trend con il “capitano” che già al 19’ porta in vantaggio i viola grazie ad una punizione - bomba da fuori area; ma la sorte maligna è lì, dietro l’angolo e rientra dagli spogliatoi con i gigliati nel secondo tempo. Pochi minuti ed un pallone vagante fuori area è preda di Antognoni che anticipa Luca Pellegrini, libero sampdoriano, proteso in tackle; l’impatto è tremendo ed eccolo l’urlo prolungato che taglierà a fette il cuore di tutta la Firenze viola: frattura scomposta di tibia e perone con Giancarlo che si regge l’arto spezzato in due urlando al mondo la sua disperazione; il responso clinico è quello temuto, campionato finito e tanti auguri per il prossimo. Auguri vani poiché, complice una prima operazione sulla quale fu legittimo nutrire dei dubbi, Antognoni salterà tutta la stagione 84 – 85 (al suo posto fu ingaggiato Socrates…no comment), per rientrare a metà della successiva nella partita casalinga col Bari, accolto dall’ormai famoso striscione della curva… ”Niente ti ha distrutto…sei come il sole, risorgi ed illumini tutto”. La partita fini 3-0 per i viola ma a pochi interessò il risultato finale che comunque proiettava la Fiorentina a due soli punti dalla Juve con concrete possibilità di aggancio. La squadra però, ben presto si sciolse come neve al sole quasi come se Antognoni (ed era veramente così) fosse il collante di undici anime tenute insieme dal carisma e dall’immensa classe del loro capitano.
Siamo arrivati all’ultimo appuntamento con l’Amarcord di firenzeviola per questa stagione; è un po’ come l’ultimo giorno di scuola e per fortuna anche quest’anno la Fiorentina è stata promossa a pieni voti. L’ultima partita contro la Sampdoria di Novellino vedrà una Fiorentina rilassata accolta dal coro di 50 bambini che canteranno l’inno viola ed in condizioni psicologiche ben diverse rispetto agli ultimi due campionati. Come dimenticare il 29 maggio del 2005 quando Miccoli, Jorgensen e Riganò ci regalarono la salvezza contro il Brescia di Cavasin, oppure il 14 maggio 2006 quando al Bentegodi di Verona contro il Chievo, Toni e Dainelli conquistarono la qualificazione in Champions League dopo un testa a testa appassionante con la Roma durato per tutto il girone di ritorno? Purtroppo le conseguenze di quelle due giornate sono ben note a tutti ma oggi è un altro giorno ed a settembre il palcoscenico europeo vedrà finalmente in scena gli undici di Prandelli. Il finale è per lui, il “Mago di Orz”, il vero e proprio condottiero dei sogni di tutta una città che ormai da troppo tempo vive nell’attesa perenne di una rivincita. Buone vacanze a tutti e…non perdete la nostra sintonia sul web, fra un bagno e l’altro.