MONTOLIVO ANCORA DA 7 GILARDINO BOCCIATO
RICCARDO MONTOLIVO: 7 Se qualcuno nutriva dei dubbi, la partita contro la Nuova Zelanda li ha fugati definitivamente. Riccardo Montolivo è diventato un giocatore “vero”, dove vero sta per maturo, con personalità, continuo, quasi decisivo. Si perchè, come a tutti i grandi poeti, a Riccardo è mancato solo un verso... il gol. Ci ha provato “montolo”, in tutti i modi, da tutte le posizioni. Lo ha fermato la sfortuna, un palo al 26' con un gran tiro dai 25 metri che ha incocciato il montante a portiere battuto. Lo ha fermato lo stesso estremo difensore neozelandese, Paston, che al 70' gli ha respinto il destro (sempre da fuori area) negandogli la gioia del gol. Per il resto una prestazione da “todocampista” con frequenti “coast to coast” a cambiare il gioco (tutti arrivati a destinazione), un pressing continuo sul portatore di palla avversario, movimento a 360° da destra a sinistra, in costante aiuto del compagno in difficoltà. L'ennesima conferma, quindi, ed ora la palla passa a Marcello Lippi che, col prevedibile rientro di Pirlo contro la Slovacchia (ricordiamo...obbligatorio vincere), si trova col dilemma di far coesistere Montolivo, De Rossi e lo stesso Pirlo. Una cosa è certa, questo Montolivo non può restare fuori.
ALBERTO GILARDINO: S.V Chi, invece, nella prossima partita resterà in panchina è Alberto Gilardino. Inspiegabile l'involuzione del gila, di fatto bocciato da Lippi. Difficile anche dargli un voto e per la stima che abbiamo di lui abbiamo scelto un S.V che non infierisce su un ragazzo in palese difficoltà. Forse paga una stagione massacrante con la Fiorentina, forse paga un gioco che, certamente, non privilegia gli attaccanti (non a caso le occasioni migliori sono venute con dei tiri da fuori dei centrocampisti), forse paga la tensione di sentirsi sotto esame ed il suo primo mondiale da titolare. Fatto sta che nella prima mezzora Gilardino è totalmente nullo, impalpabile, inesistente. Poi, al 35', si rende conto che non può andare avanti così e scende a centrocampo a conquistarsi qualche pallone. Al 45' devia di testa ma il difensore lo anticipa. Il suo marcatore diretto, il capitano neozelandese Nelsen, è un osso duro ma non può bastare questo a giustificare una prova francamente inguardabile. Se ne accorto anche Lippi ed il cambio alla fine del primo tempo sa tanto di bocciatura. Peccato.