T. CORSI A FV, Non penso che i DV lascino
Poco prima della famosa "lettera ai tifosi" di Andrea Della Valle, Firenzeviola.it aveva contattato ieri l’ex Presidente della Fiorentina, Ranieri Pontello, il quale aveva giustamente messo in evidenza come non vi fossero analogie tra la situazione dell’attuale società e quella che lui gestì a suo tempo. Le dichiarazioni dell’attuale numero uno viola hanno però spiazzato un po’ tutti, in primis noi giornalisti. Per questo motivo abbiamo contattato un altro personaggio illustre di quella gestione societaria, Tito Corsi:
Dr. Corsi, ieri, pochi minuti prima della famosa lettera di Andrea Della Valle, abbiamo sentito il suo ex presidente, il quale, giustamente, si era detto scettico su un possibile disimpegno da parte dell’attuale proprietà. Ora, alla luce di alcune dichiarazioni presenti nella famosa missiva, lei se la sentirebbe di confermare certe impressioni? E come si spiega la contraddizione tra il precedente comunicato stampa e le dichiarazioni di Della Valle? Può esserci stato un corto circuito mediatico o forse davvero si stanno prendendo una pausa di riflessione?
“Secondo me la situazione è assai lineare e molto più semplice di come la si voglia interpretare. I Della Valle hanno preso in mano la Fiorentina quando era in C2 e l’hanno portata a collocarsi stabilmente nelle alte sfere della classifica. E’ ovvio quindi che un po’ di amarezza da parte loro ci sia, e vedo nel loro messaggio un’ulteriore richiesta di un attestato di fiducia da parte della piazza. Ovviamente resta da sottolineare come il malcontento da parte di Firenze si sia manifestato in maniera assai misurata; la gente continua ad andare allo stadio e a seguire la squadra, poi è ovvio che su 40.000 persone ce ne possano essere 2.000 che contestano e spesso sono proprio certe minoranze quelle che riescono a fare più rumore. Ed inoltre vi dico una cosa: se i Della Valle si fossero voluti disimpegnare dalla guida del club l’avrebbero fatto in silenzio, senza troppi proclami”
Quindi lei resta ottimista?
“In linea di massima si. Al di là di alcuni proclami, forse dettati dall’entusiasmo, e delle ambizioni di una piazza che sappiamo quanto sia esigente, i Della Valle hanno collocato la Fiorentina in una fascia importante del calcio italiano; ovviamente avrebbero i mezzi per portarla anche al livello del Milan o della Juventus, ma sicuramente, da grandi imprenditori quali sono, terranno a mente quanto successo a Parma qualche anno fa”
Le rivolgiamo quindi la stessa domanda che abbiamo posto ieri al suo ex-presidente: nessuna analogia con l’era Pontello?
“Il disimpegno dei Pontello avvenne dopo una lunga serie di situazioni particolari, qui siamo appena alla prima virgola…”