VLAHOVIC, ULTIMATUM VIOLA. REGISTA: SPUNTA DIAWARA, MA LEO SENA E’ IN POLE. KOKORIN BOCCIATO, ITALIANO PROVA KOUAME PRIMA PUNTA. PEZZELLA PUO’ RESTARE. SARA’ COMMISSO A SBLOCCARE IL MERCATO DOPO FERRAGOSTO

11.08.2021 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
VLAHOVIC, ULTIMATUM VIOLA. REGISTA: SPUNTA DIAWARA, MA LEO SENA E’ IN POLE. KOKORIN BOCCIATO, ITALIANO PROVA KOUAME PRIMA PUNTA. PEZZELLA PUO’ RESTARE. SARA’ COMMISSO A SBLOCCARE IL MERCATO DOPO FERRAGOSTO
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© foto di Federico De Luca

Alla ennesima risposta “Stiamo lavorando” di Joe Barone a proposito del contratto di Vlahovic, il Popolo Viola questa volta l’ha buttata sull’ironia. “Neanche l’opera del Duomo”, è stata la battuta più gettonata fra i tifosi che cominciano ad agitarsi attorno a un mercato che non c’è.

Cosa sta succedendo? 

Più o meno quello che vi stiamo raccontando da settimane senza la parola fine. 

Da una parte c’è Rocco Commisso che vuole tenere Vlahovic a tutti i costi e ha dato mandato ai suoi manager di rinnovare il contratto fino al 2025-2026 e oggettivamente passi avanti ne sono stati fatti e l’accordo è vicino. Ma è tutto fermo, congelato. E la firma non sembra imminente. 

Nel frattempo infatti, il procuratore Darko Ristic che rappresenta il giocatore, sta facendo il suo mestiere e sta cercando di capire quali altre soluzioni si possono aprire e quali potrebbero essere le più vantaggiose per il suo cliente. In sostanza è cosa arcinota che a Vlahovic siano interessante diverse società di alto livello, dall’Arsenal al Tottenham, ma ultima e con forza anche l’Atletico Madrid. 

Cosa fa Ristic? 

Sta cercando di arrivare ad ottenere delle proposte scritte, ufficiali, dettagliate, vicino alla cifra di settanta milioni che potrebbe abbattere qualsiasi muro, in modo da presentarsi poi alla Fiorentina per chiedere la cessione del giocatore. Gli incontri sarebbero andati in scena anche negli ultimi giorni a Milano e i contatti sono continui, ma tenuti rigorosamente segreti. E’ chiaro che operazioni di questo tipo, molto spesso a incastro (il Tottenham ad esempio è alle prese con le bizze di Keane) hanno bisogno di essere elaborati e lavorati, non è semplice arrivare a una soluzione in un mercato come questo dove i soldi non ci sono e tutte le società hanno fatto fino ad ora pochissimi movimenti. 

E’ normale pensare però che il tira e molla non possa durare fino al 31 di agosto. Una proposta last minute non avrebbe senso e non potrebbe essere neppure analizzata nei dettagli. Soprattutto la Fiorentina andrebbe in difficoltà per cercare l’accordo sul sostituto del serbo, qualunque esso sia, da Belotti a Scamacca che sappiamo piacciono e non da oggi.

Cosa ieri radio-mercato raccontava di una sosta di ultimatum della Fiorentina al procuratore di Vlahovic del tipo, aspettiamo fino a Ferragosto dopo non se ne fa più nulla. Un modo per accelerare e capire se davvero Ristic sta per presentare la proposta finale.

Situazione delicata, come è facile capire. Qualche populista vorrebbe che Rocco dicesse pubblicamente già oggi che Vlahovic è incedibile, non si vende per nessuna cifra visto che ha il contratto fino al 2023. Nel calcio come nella vita si può far tutto, per carità, ma prendere una posizione del genere senza avere in mano il rinnovo del contratto, significherebbe sì avere in squadra un potenziale campione, ma con il rischio di perderlo a zero o comunque di rimetterci una valanga di soldi perchè più si avvicina la scadenza del contratto meno vale il cartellino. L’esempio è Milenkovic che l’anno scorso poteva essere venduto a trenta e quest’estate la Fiorentina fatica a prenderne quindici.

Non resta che aspettare Vlahovic e va bene, ma il resto del mercato? Tutti i casi da risolvere?

E’ vero che Italiano sta portando un gioco brillante, energia e positività, sicuramente una squadra che ha un gioco e va in campo per divertirsi e divertire, con idee chiare e coraggio, in genere fa crescere il rendimento di tutti i singoli. Inoltre abbiamo sempre detto che gli anni scorsi la Fiorentina non era poi così male ed ha pagato le scelte sbagliate in panchina, molti giocatori sono andati ben l di sotto del loro livello e questo non lo dimentichiamo. 

Attenzione però, Italiano fa e farà di sicuro, mi intriga questa Fiorentina e il suo gioco, ma se i dirigenti viola stanno pensando a un possibile miracolo dalla panchina, a una trasformazione immediata della lana in seta, forse attribuiscono all’allenatore dei poteri sovrannaturali che non ha. Almeno per ora. 

Italiano può incidere, ma il mercato per coprire ruoli chiave va fatto e almeno i casi in discussione andrebbero risolti in fretta se davvero si vuole riportare da subito la Fiorentina nella parte sinistra della classifica. 

In ordine sparso. Cosa si aspetta a vendere Milenkovic? Quando si deve ancora attendere per capire se Lirola resta? Pezzella è in scadenza, perché non si fa rinnovare se l’allenatore è d’accordo? E poi ci sono una decina di giocatori da vendere (Kokorin in testa) per sfoltire la rosa e fare chiarezza all’interno del gruppo, come mai si tarda?

Ieri abbiamo visto che Burdisso, il nuovo direttore sportivo, ha fatto sapere di essere al lavoro con Barone e Pradè e questo ci rallegra molto anche se le foto messe sui social con Pradè che indossa il gilet non dovrebbero essere proprio di ieri visto il caldo boia che fa a Firenze. Forse erano a Moena.  Comunque, l’importante è che facciano mercato.

Il discorso regista credo sia serio. E’ vero che dentro uno spartito di gioco molti crescono e anche Pulgar, tanto per fare un nome, con il tempo e con il lavoro si potrebbe anche adattare nel ruolo, ma se prendi uno specialista forse il gioco riesce meglio e la squadra trova armonia più in fretta.

Almeno credo. Ma forse ci siamo. 

Leo Sena, 25 anni, brasiliano dello Spezia, sarebbe il favorito di Italiano che lo ha lanciato l’anno scorso a metà campionato ed è stato uno degli artefici della salvezza. Per Transfermarkt vale due milioni, ma lo Spezia starebbe sparando alto. Forse anche per lo scippo dell’allenatore mai digerito. Potrebbe essere decisivo il feeling fra i presidenti americani. Vedremo. 

Intanto intermediari hanno proposto anche Diawara della Roma, ex Bologna, ex Napoli, pupillo di Corvino. I giallorossi l’hanno messo sul mercato per andare poi a comprare il regista che piace a Mourinho, ma questa è un’operazione più costosa. Di sicuro Diawara sarebbe un giocatore in grado di alzare il livello del centrocampo, ma ha una valutazione attorno ai quindici milioni. Depennate invece Skhiri del Colonia che alla Fiorentina non interessa.

Cosa si aspetta a chiudere? Già. Ma anche l’esterno che Italiano ha chiesto pubblicamente, quando si compra? Forse i prezzi caleranno negli ultimi giorni, vale la pena aspettare, ma sarà dura che il Bologna possa svendere uno come Orsolini primo della lista viola.

Di Nastasic sappiamo tutto. E’ un’idea di Ramadani che sta aiutando a vendere Milenkovic che la Fiorentina rischiava addirittura di perdere a zero. Il West Ham ha detto ok, ma lo Schalke non molla Nastasic per due milioni come avrebbe organizzato il manager slavo. Comunque si farà.

Sapete chi sbloccherà tutto?

Ovviamente Rocco Commisso. I telefoni e le videoconferenze aiutano, ma come ha sempre detto il presidente viola, lui la gente la vuol vedere negli occhi. Arriverà dopo Ferragosto e di sicuro valuterà la squadra, parlerà con l’allenatore che non ha ancora conosciuto di persona e gli dimostrerà che tipo di calcio vuole fare, quando si sarà convinto che davvero è il momento di comprare giocatori e la Fiorentina ha bisogno di essere ritoccata, darà l’ok ai suoi manager che di sicuro hanno soluzioni pronte.

Ci vuole ancora pazienza, mai visto un mercato così bloccato, non è semplice neppure, ma al di là  di  tutto alla Fiorentina non serve molto. 

Come sempre bastano un esterno d’attacco, un regista e un difensore al posto di Milenkovic. Potrebbe non servire invece un vice-Vlahovic perchè se Kokorin è stato bocciato e andrà venduto, invece Kouamè pare abbia bene impressionato l’allenatore e potrebbe essere proprio lui a restare, quasi sicuramente sarà tolto dal mercato. 

Più complicata la posizione di Amrabat che Italiano non potrà valutare prima della fine del mercato. Per rivedere in campo il centrocampista servirà almeno un mese e la Fiorentina dovrà decidere molto prima se accettare le proposte (il Toro insiste, ma anche dalla Turchia) o confermare il centrocampista anche se per caratteristiche tecniche non sembra davvero un giocatore ideale per il calcio made in Italiano.