MATRI, IL RISCATTO È "SOLO" QUESTIONE DI SOLDI. KHEDIRA, LE ULTIME. IL FUTURO DI BABACAR E BERNARDESCHI. NIENTE ACCORDO COL PRATO

02.04.2014 00:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
MATRI, IL RISCATTO È "SOLO" QUESTIONE DI SOLDI. KHEDIRA, LE ULTIME. IL FUTURO DI BABACAR E BERNARDESCHI. NIENTE ACCORDO COL PRATO

Questione di serenità. Ma anche di lavoro settimanale. La Fiorentina ritrova il campo in vista dell'Udinese con il vantaggio mentale di poter preparare la sfida contro i friulani usufruendo di un'intera settimana di lavoro. Una manna dal cielo per gli uomini di Montella, che adesso attende con ansia che l'infermeria cominci via via a svuotarsi. Il primo rientro sarà quello di Pizarro, ad un passo dalla convocazione per il match con la Sampdoria ma risparmiato proprio all'ultimo. 

Chi invece deve lavorare più che sotto l'aspetto fisico sotto il profilo mentale è Alessandro Matri: il giocatore non va in gol dal 16 marzo contro il Chievo ma la Fiorentina ed il tecnico non hanno alcuna intenzione di mettere in discussione il giocatore. Matri è e resta titolare. Con o senza reti all'attivo. In realtà, per quanto riguarda il futuro dell'attaccante viola, i piani in società si stanno man mano definendo e stanno già prendendo una piega ben precisa: il giocatore - al momento in prestito gratuito dal Milan - difficilmente verrà riscattato dalla Fiorentina ma la scelta (è bene sottolinearlo) non sarà dettata, eventualmente, da una motivazione di natura tecnica quanto dalle esigenze econimiche della Fiorentina. Matri al Milan guadagna oltre 3 milioni di euro e in questi sei mesi a Firenze il club rossonero ha aiutato e non poco i Della Valle nel pagamento del salatissimo ingaggio del giocatore. Uno stipendio che, nella sua interezza, sarebbe inconciliabile con il monte ingaggi della società viola (già ampiamente ''splafonato" nel 2013 oltre i 52 milioni) e che difficilmente Matri deciderà di ridursi da giugno in poi. Ognuno per la sua strada, verosimilmente. A meno di clamorose riduzioni di ingaggio last-minute.

Parlando sempre di mercato, ha suscitato non poco scalpore il nome del mediano del Real Madrid Sami Khedira, accostato con insistenza sia dai media italiani che da quelli spagnoli alla Fiorentina. La pista, lo diciamo subito, è credibile ma guai a dire che i viola siano in vantaggio su altri club o che addirittura siano già iniziati contatti approfonditi. La Fiorentina sa con certezza che in questa sessione estiva si potrà permettere uno ed un solo colpo da 90 nel suo mercato e non può e non vuole fallire l'obiettivo. Khedira è un calciatore forte, fino a qualche mese fa nel mirino di mezza Europa, ma guadagna per il momento cifre folli per i parametri viola e soprattutto ha un'integrità fisica che fa non poco discutere (il giocatore, ad oggi, è fermo ai box per una rottura del crociato anteriore ma in passato è stato più volte falcidiato da infortuni muscolari). Solo il tempo potrà dire se la Fiorentina vorrà realmente aggredire il cartellino del giocatore.

Capitolo giovani: in Serie B non si fa altro che parlare di Babacar e Bernardeschi, due pianticelle viola che dopo tre quarti di campionato hanno già messo a segno in totale 24 reti. Baba ben 15, Berna già 9 alla prima stagione tra i professionisti. Mica male. La Fiorentina li sta seguendo con attenzione e sta già valutando le mosse da attuare nei loro confronti da dopo il 30 giugno, data dopo la quale i due attaccanti si riaggregheranno in viola. Per Babacar non ci sarà spazio in prima squadra (la Fiorentina in quel ruolo è già coperta) ed è quindi altamente probabile che la società (magari dopo un rinnovo di contratto) proceda a siglare un altro prestito per il senegalese, magari - stavolta - con un club di A. Per Bernardeschi, invece, il discorso è nettamente opposto: il bomber del Crotone svolgerà tutto il ritiro di Moena con i grandi e verrà esaminato con attenzione da Montella: se il classe '94 convincerà l'aeroplanino, Bernardeschi seguirà le orme di Ryder Matos e resterà in pianta stabile in prima squadra. In caso contrario il giocatore verrà nuovamente dirottato in prestito. Luglio sarà decisivo.

Chiusura, sempre in salsa giovanile, con le tanto vituperate squadre B: è ormai definitivamente saltato l'accordo (se mai ve ne fosse stato uno concreto) con la società del Prato per la valorizzazione delle pianticelle di casa viola. La Fiorentina sta già sondando altre ipotesi.