IL SAN PAOLO DOPO LA SOLITA SETTIMANA
E' il giorno delle riprove per la Fiorentina. La squadra di Pioli fa visita a un Napoli non propriamente nelle migliori condizioni, ma è sotto il profilo della prestazione che oggi è importante osservare i viola. Il pareggio di Roma contro la Lazio sembrava aver regalato certezze confermate dalla netta vittoria sul Sassuolo, ma quello di oggi è tutt'altro esame. A quasi 4 mesi dall'inizio della stagione, al di là del risultato, quel che conta di più è dimostrare di aver assimilato un'impostazione di gioco completamente rinnovata.
E visto che oggi al San Paolo c'è in ballo la grossa opportunità di dare continuità ai recenti risultati (e a una classifica meno anonima) tanto vale sorvolare sulla precarietà del momento generale. Questa è stata la settimana della cena natalizia alla quale non ha preso parte, per la prima volta, nemmeno Andrea Della Valle. Una scelta in linea con il distacco avviato tempo fa, seppure in contrasto con quella vicinanza che a più riprese tecnico e dirigenti hanno invece certificato.
Analizzarne i motivi, di questi tempi, è esercizio diffuso ma quasi mai semplice da dirimere. Fatto sta che una visita fiorentina, quanto meno ai propri uomini che festeggiavano il Natale in viola e non necessariamente alla città (figurarsi alla stampa) male non avrebbe fatto. Perchè avrebbe supportato quelle stesse parole arrivate dal presidente, semplicemente legittimando una qualsiasi forma di intenzione futura. Intenzione per inciso inevitabilmente nebulosa a dispetto di qualche metafora indebolita dalla stessa assenza dei proprietari. E poi difficilmente, mercoledì sera, sarebbe potuta scattare una contestazione nel caso in cui almeno ADV fosse arrivato, senza contare che alla squadra qualsiasi messaggio, presente o futuro, avrebbe certamente fatto comodo.
Insomma, la vicenda prosegue ma non per questo perde i suoi connotati di incertezza. Nemmeno di fronte al passo in avanti registrato sul fronte stadio. Mentre l'iter procede con il recente sblocco legato alla pista dell'aeroporto non si ricordano posizioni dei DV se non lo slittamento imminente per il progetto esecutivo. Altro tempo da guadagnare prima di capire se, davvero, la strada per un nuovo stadio risulterà concreta o resterà astratta. Altro rinvio a un non ben precisato futuro, non troppo dissimile da quello che gli stessi programmi sportivi subiscono da mesi.
Di fronte a un'altra sospensione in attesa di segnali concreti su un domani praticamente impossibile da prevedere, cos'altro fare se non augurarsi che Pioli e la sua squadra sappiano giocarsi soprattutto il presente?
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it