ECCO IL MOTIVO DEL RITARDO PER IL DIFENSORE. A CENTROCAMPO CACCIA A UN GIOCATORE ESPERTO. IN ATTACCO I GIOCHI NON SONO CHIUSI E QUALCUNO RIMPIANGE L'OBBLIGO DI CEDERE MARIO GOMEZ
Inizia agosto e il mercato entra finalmente nel vivo. Con gli Europei e la Coppa America, tutte le trattative sono state rallentate, ma ora è tempo di fare sul serio e Pantaleo Corvino ne è più che consapevole. La settimana in corso servirà per tentare di chiudere il ritorno di Cristian Tello, quella successiva per portare il benedetto difensore che Paulo Sousa aspetta da esattamente un anno. Questo solo per quanto riguarda il mercato in entrata.
Andando per piccoli capitoli è doveroso partire proprio dalla caccia al centrale. Il ritardo del dg viola, in questo caso, è dovuto soprattutto all'obbligo di non poter sbagliare. Il difensore è il colpo che tutti si attendono, allenatore in primis. Sbagliarlo significherebbe partire la stagione con qualche mugugno di troppo e dunque prima di chiudere un affare la situazione verrà letta e riletta in tutte le sue sfaccettature. In difesa dovranno arrivare almeno tre giocatori: un centrale potenzialmente titolare; un altro difensore centrale se Tomovic si sposterà stabilmente sulla destra, o un esterno nel caso in cui il serbo faccia il quarto difensore; infine una riserva per Marcos Alonso, ruolo lasciato scoperto da Pasqual. Azzeccare i nomi giusti resta quasi impossibile vista l'intelligence di Corvino, ma voci di corridoio parlano di un sicuro arrivo dal Sudamerica. Vedremo se tra i vari Juninho, Vitor Hugo e Gustavo Gomez, alla fine verrà fuori il nome del prescelto.
Occhio però anche al centrocampo, i radar viola in questo settore del campo stanno seguendo con attenzione giocatori in cerca di rilancio o a parametro zero. Giocatori anche di prima fascia che decidano di legarsi ai viola un po' come accadde ad Alberto Aquilani ai tempi del primo Montella. In Premier un paio di nomi interessanti ci sarebbero, ma per evitare di sparare nel mucchio meglio aspettare che si muova il 'Corvo'.
Anche in attacco i movimenti non sono da escludere, principalmente perché Corvino ha sempre amato portare i propri attaccanti nelle squadre che gestisce. Al Lecce ha sfornato una caterva di bomber. A Firenze ha speso spesso il massimo del proprio budget proprio per le punte (Toni e Gilardino sono gli esempi lampanti). Per questo, con le eventuali partenze di Mario Gomez e Babacar, ma anche con il possibile addio di un terzo attaccante (Rossi resterà in bilico fino al 31 agosto), Leonardo Pavoletti è il vero obiettivo di mercato da seguire con attenzione. Costo alla portata, ingaggio idem e tanta voglia di emergere. La storia insegna che il profilo è quello giusto per la Fiorentina.
Infine una riflessione su uno degli esuberi sopracitati. Mario Gomez è un bomber che a livello internazionale smuove ancora gli animi di tutti i tifosi europei. Basta citare il suo nome per far nascere un vero e proprio caso mediatico. E' tornato in forma grazie al Besiktas e ha terminato la stagione segnando anche in Nazionale. La sua voglia e determinazione è ai massimi storici, si può dire che è tornato ai tempi del Bayern. Tutti questi motivi determimano due cose: che il suo prezzo non possa essere zero e che qualcuno all'interno della Fiorentina si mangia le mani di non poter provare a trattenerlo. Cognigni nelle ultime uscite aveva addirittura lasciato le porte aperte a una clamorosa permanenza, ma i 10 milioni lordi di ingaggio peserebbero troppo non solo sulle casse societarie ma anche all'interno dello spogliatoio. Per questo Freitas e Corvino si stanno facendo aiutare dagli amici intermediari per trovare qualcuno disposto a mettere sul piatto almeno 5 milioni per il tedesco. Si è parlato di Barcellona, ma Gomez resta minimo la quinta scelta. Si è detto del Borussia, che però vuole il cartellino gratis. Il West Ham ci aveva pensato, ma sta chiudendo Calleri. La Premier però resta un campionato che potenzialmente potrebbe essere quello giusto per cedere SuperMario. Occhio allo Swansea, che ha ceduto due delle sue punte e potrebbe cederne presto una terza avendo così disponibilità e bisogno di un colpo a effetto.