CACCIA AL DIFENSORE DELL’ULTIMO MINUTO PER ORDINE DI ADV FURIBONDO DOPO IL PARI COL GENOA. CORVINO CI PROVA. DOPO SAPONARA E SPORTIELLO ECCO TUTTI I PIANI PER LA NUOVA FIORENTINA. TANTE CESSIONI ECCELLENTI. E BERNARDESCHI DECIDE LUI

31.01.2017 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
CACCIA AL DIFENSORE DELL’ULTIMO MINUTO PER ORDINE DI ADV FURIBONDO DOPO IL PARI COL GENOA. CORVINO CI PROVA. DOPO SAPONARA E SPORTIELLO ECCO TUTTI I PIANI PER LA NUOVA FIORENTINA. TANTE CESSIONI ECCELLENTI. E BERNARDESCHI DECIDE LUI
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© foto di Federico De Luca

Nonostante le parole di Corvino "il mercato è chiuso", il direttore viola cercherà fino alle 23 di stasera di portare a Firenze un difensore migliore di quelli che già sono in rosa. Direte che ci vuole poco a trovarne uno meglio, ma non è così. Non è facile lavorare last minute, anche l’idea di chiedere Ranocchia all’Inter è svanita, il giocatore giocherà nell’Hull City. Vedremo se oggi ci sarà spazio per una di quelle che noi chiamiamo Corvinate e lui definisce idee. Il tempo è poco, i giocatori in vendita ancora meno.

Comunque ci proveranno, si spiega anche così la presenza in contemporanea a Milano del presidente esecutivo Cognigni, Corvino, Freitas e Mencucci, non sono certamente andati per cedere il povero Gilberto, un’altra meteora. E’ evidente che la missione è molto più importante. Perché questa virata improvvisa sul difensore?

L’input arriva da Adv che domenica sera ha lasciato lo stadio Franchi furibondo per una vittoria buttata via ancora una volta per una difesa non impeccabile e in evidente difficoltà soprattutto quando manca Gonzalo Rodriguez. Del resto, anche se Corvino non vuol sentirlo dire, il problema difensore è vecchio. Una lacuna storica, vecchia di due anni: imperdonabile. Ricordate l’estate del 2015?

Fu ceduto Savic all’Atletico di Madrid facendo imbufalire non poco Paulo Sousa: fu il primo vero contrasto con la dirigenza viola. Ebbene, dopo quella cessione, parte del ricavato avrebbe dovuto essere reinvestito su un altro difensore. Lisandro Lopez, il prescelto da Sousa, svanì poche ore prima della chiusura del mercato. Pradè ammise di aver mancato il colpo e si affrettò a dire: rimedieremo a gennaio. Il gennaio del 2016, un anno fa, è passato con due tira e molla, il primo su Lisandro Lopez, il secondo su Mammana. Vicende imbarazzanti, la Champions regalata. Morale? Arrivò Benalouane rotto. E qui mi fermo per un minuto di silenzio e per pudore.

L’estate scorsa Corvino era senza budget, d’accordo,  ma non è stato certo il suo miglior mercato. Non mi direte che gente come Salcedo, Olivera, De Maio, Milic o Diks (restituito al Vitesse) abbiano alzato il livello: se ne poteva tranquillamente fare a meno. Ecco, sono giocatori come questi che non vorrei più vedere a Firenze. Che poi, fra l’altro, due milioni di qui, tre di là, uno di mancia, alla fine costano. E non è vero che con dieci milioni non si può comprare un buon difensore, non prendi Bonucci come dice Corvino, ma altri sì.

Fra l’altro l’estate prossima ce ne vorranno due, visto che i margini per convincere Gonzalo a firmare sono molto stretti. Forse nulli, da domani è libero di cercarsi un’altra squadra. I soldi, questo è il problema. Corvino dice che i buoni difensori costano troppo. Cosa vuol dire troppo?

Faccio un nome a caso: l’estate scorsa non si poteva prendere Tonelli dall’Empoli? Pradè ci aveva provato già a gennaio, nove milioni sembravano eccessivi, ma non è così. Se si continua a comprare al mercato di Porta Portese (usato non garantito), o si fanno dei tentativi, il passo in avanti non si farà mai.

Adv in questo caso ha ragione: un difensore ci vorrebbe. Però la presenza di Cognigni raffredda i miei entusiasmi, i cordoni della borsa li ha in mano lui, pilotato da Diego e non certo da Andrea. Mi rendo conto che prendere oggi un difensore è complicatissimo, ma visto che tra pochi mesi saranno due anni esatti dalla cessione di Savic, il tempo per pensarci non è mancato. Una bella riflessione. E allora vengo a Saponara e Sportiello. Due ottimi giocatori, verrebbe da dire finalmente due acquisti veri. Ma non si poteva cercare in giro anche un difensore senza ridursi alle ultime ore?

Magari studiando qualche affare alla Saponara tipo Tonelli (esempio) che a Napoli ha poco spazio. Ma anche Ranocchia, pensandoci prima, poteva avere un senso. All’Inter ormai aveva tutti contro, non poteva più giocare sereno, ma di sicuro alla Fiorentina avrebbe fatto comodo. Niente. E non dite che De Maio e Salcedo sono forti, se Sousa non li fa mai giocare un motivo ci dovrà pur essere. Comunque, voglio pensare che tutto questo faccia parte di un recente passato confuso, prigioniero dei bilanci, senza coraggio e senza idee e dal prossimo mercato tutto sarà diverso.

Saponara e Sportiello sono arrivati ora, ma come idea fanno già parte della prossima Fiorentina. Non riesco a spiegare altrimenti l’arrivo di Saponara in una squadra che in quel ruolo ha già Bernardeschi, Ilicic, Borja, Cristoforo e volendo Chiesa. Ma anche Sportiello visto che Tatarusanu poteva onestamente continuare la stagione.

Saponara e Sportiello, primi tasselli di una nuova Fiorentina più giovane, più italiana e diversa nel carattere e nel gioco. Ovvio, con un nuovo allenatore. Ieri Corvino ha detto che la Fiorentina di Montella e quella di Sousa gli sono piaciute, ma ha pure detto che giocando in questo modo sbilanciato, tutti i difensori vanno in difficoltà. Concludendo: il prossimo allenatore dovrà far giocare bene, ma con più equilibrio e più carattere per evitare partite regalate come quella con il Genoa.

Nella nuova Fiorentina resteranno  Borja, Chiesa, Vecino, Astori, Sportiello, Saponara, Cristoforo e Sanchez. Probabilmente anche Bernardeschi, ma ne parlerò dopo. Come si vede, una rivoluzione. Finiranno sul mercato Badelj, Ilicic, Tomovic, Tatarusanu e altri giocatori in prestito come Tello saranno restituiti al mittente. Su Babacar deciderà il nuovo allenatore. Bernardeschi, invece, deciderà lui. Se il giocatore chiederà di essere ceduto (come ha fatto capire ieri Corvino), la Fiorentina non lo tratterrà. Comprensibile. Ma dovrà decidersi in fretta, presto ci sarà un incontro con il manager e il padre. L’idea è quella di restare un altro anno e poi valutare nel 2018, ma tutte le soluzioni sono aperte visto che c’è la fila (a cominciare dal Chelsea) per prendere questo ragazzo made in Florence.

Kalinic non so cosa deciderà. Non credo abbia rinunciato alla montagna di soldi cinesi per restare tutta la vita a prendere due milioni. Qualcuno gli ha prospettato contratti pesanti in Germania (Borussia Dortmund?) o Inghilterra. Vedremo. Comunque Corvino dovrà essere bravo a cercare per tempo di piazzare i giocatori che la Fiorentina ha intenzione di cedere e andare su volti nuovi di valore medio-alto. Sarà un mercato movimentato, su questo c’è da scommettere.

Il budget? Come sempre detto, molto dipenderà dalla licenza a costruire lo stadio o meno. Come vedete sia Sportiello che Saponara sono stati presi in prestito, saranno pagati solo nel 2018. Anche questo vorrà pur dire qualcosa…Capiremo cosa. Dal rilancio dei Della Valle alla cessione della società, tutte le strade sono aperte. Nel frattempo ci sarebbe un sesto posto da conquistare e un sedicesimo di Europa League da giocare. Domani a Pescara potrebbe essere una gara in discesa, ma senza Gonzalo, Astori, Bernardeschi, Tatarusanu, Kalinic infortunato e forse Chiesa malconcio alla caviglia, le complicazioni non mancano. Una difesa con Sanchez, Tomovic, De Maio (o Salcedo) è da brividi, ma dice che in giro non c’è di meglio. Boh…