BERNARDESCHI VENDUTO A 40 MILIONI SAREBBE UNA FOLLIA. PIUTTOSTO, COSA SI ASPETTA A RINNOVARE IL CONTRATTO? STADIO, NO DIEGO NO PARTY. ALL'INTERNO DELLA FIORENTINA NASCE IL PARTITO PRO RANIERI, INACCETTABILE RITORNO AL PASSATO
Dopo quello che ho visto fare al Barcellona ieri sera, quasi quasi ricomincio a credere anche nella Fiorentina. Vuoi vedere che il sesto posto è ancora possibile? Poi smetto di sognare, ragiono e se il suicidio del Paris Saint Germain è incredibile ma nel calcio ci può stare, per favorire i viola dovrebbero suicidarsi in un colpo solo almeno due fra Inter, Lazio, Atalanta e Milan e la Fiorentina dovrebbe vincerle tutte o quasi da qui alla fine. Dunque, lasciamo stare i viola nel loro tranquillo fallimento, non mettiamo ansie e guardiamo avanti.
A proposito di ansia, ieri pomeriggio m’è salita al massimo livello leggendo un’anticipazione del Messaggero. Per il giornale romano Bernardeschi sarebbe già stato ceduto all’Inter per quaranta milioni. Alla secca smentita viola ha fatto seguito una altrettanto decisa conferma. Che succede?
Rispetto il lavoro dei colleghi, soprattutto seri e documentati come Massimo Caputi, non penso alla solita di mercato, ma se fosse davvero così come hanno scritto, saremmo difronte a una autentica follia calcistica.
Non è possibile vendere un giocatore come Bernardeschi a una cifra del genere per diverse ragioni che vanno dal gran numero di squadre che lo stanno corteggiando (a cominciare dal Chelsea) con la possibilità di far nascere un’asta al rialzo, per finire ai notevoli margini di miglioramento di questo ragazzo che potrebbe diventare un crack. Nel momento in cui la Fiorentina decidesse di mettere in vendita Bernardeschi, un dirigente esperto e abile a vendere come Corvino, di sicuro adotterebbe un’altra strategia. E soprattutto i tempi (marzo) sono assolutamente prematuri. Allora perché girano queste notizie così dettagliate?
Evidentemente qualcosa sta succedendo e allora mi chiedo, come mai Bernardeschi non firma il rinnovo del contratto? Forse tutto il giallo sta qui. Siamo davvero sicuri che voglia ancora rinnovare? Come è noto, il ragazzo è legato alla Fiorentina fino al 2019, l’idea è quella di allungare fino al 2021. Per le indiscrezioni che erano filtrate, il rinnovo porterebbe Berna a guadagnare un milione con bonus a salire fino a due. E’ evidente che se l’entourage di Berna si è guardato attorno ed ha ascoltato le sirene, queste cifre sono assai più basse di quelle che il ragazzo potrebbe guadagnare in tutti i club che lo stanno corteggiando. E non parliamo di poca roba, ma di milioni di euro. Ecco allora che per evitare brutte sorprese ci potrebbe anche essere una accelerata verso la cessione. Comunque i tempi non tornano, troppo presto. C’è chi parla di possibili vie privilegiate con l’Inter per i rapporti fra Della Valle e mister Zhang, magnate di Suning, magari collegate ai partner che interverranno nella costruzione della Cittadella Viola. Chissà. Non ne so niente.
Quaranta milioni restano comunque poca roba, visti i prezzi che circolano, qualità, personalità, gol e assist uniti alla giovane età di Bernardeschi, oggi si può cominciare a ragionare dai sessanta in su. Se il Chelsea ha pagato Alonso più di 25, facendo due conti della serva, calcisticamente parlando, i sessanta sarebbero giustificati.
Comunque, Bernardeschi o non Bernardeschi, l’impressione è sempre la stessa: anche l’estate prossima la Fiorentina comprerà solo dopo aver venduto, nessun esborso della proprietà, per la felicità di Cognigni e in omaggio ai tanto cari bilanci. Autofinanziamento.
Il progetto giovani, infatti, porta in questa direzione: riduzione del monte ingaggi e costi relativi negli acquisti. Con la speranza che i giovani siano affidabili e pronti subito. Il difensore ventenne Mlenkovic, ad esempio, è sicuramente un elemento interessante in prospettiva, ma tutti gli osservatori di mercato e perfino Bojinov suo ex compagni di squadra, hanno detto che per la serie A non è pronto. Insomma, serve altro per rifondare la Fiorentina. A meno che non si punti ad anni di transizione con un progetto di crescita a medio termine. Boccone amaro, ridimensionamento, ma se fosse così servirebbe l’onestà intellettuale per dirlo chiaramente. A proposito, gira un divertente filmato su You tube con Cognigni in mezzo ai tifosi che brinda ai trionfi. Quali? Abbiamo perso qualcosa? Avvertitelo che lui è il presidente della Fiorentina.
Sempre restando nel futuro, giorni caldi per l’allenatore. Pare che Corvino (come detto) la sua scelta l’abbia fatta, ma all’interno della società c’è chi pensa davvero a Ranieri. Capisco il colpo mediatico, ma sapete che calcio gioca, la sua cultura calcistica del giurassico e cosa è successo al Leicester? Palla lunga e pedalare ha fatto vincere la Premier, ma in Italia non funziona. Avvertite i nostalgici e domenica (se potete) evitate di alimentare certe idee mefistofeliche.
E veniamo ad oggi. Anzi, a domani venerdì. Tanto per spingere un attimo ancora più avanti l’evento già spinto per mesi, dalle 10,30 si passa alle 11,30. Parlo, naturalmente, della presentazione del progetto dello stadio.
Ci sarà Diego Della Valle? I rumors dicono di no, ma l’uomo è imprevedibile. Ci spero ancora. Certo, se non ci fosse davvero, il segnale non sarebbe positivo. Ed eventuali impegni precedenti non stanno in piedi, visto che la data è stata pensata per mesi, si poteva chiedere per primo a lui una disponibilità certa. Perché Diego? Perché è lui il proprietario della Fiorentina, il leader del gruppo, quello che decide tutto e nove anni fa alla presentazione della Cittadella Fuksas, in prima fila c’era proprio lui con Adv. Dall’assenza coglierei un altro segnale dello scarso interesse per la Fiorentina e per il calcio in generale, la sensazione che anche con lo stadio non si rilancerà. Si vende allora? Qualcosa sotto sta bollendo e lo abbiamo già scritto, ma sul quando e sul chi la nebbia è ancora fitta.