BENE AQUILANI, MA NON TREQUARTISTA
Sta nascendo un buon centrocampo. Non il migliore d'Italia come qualcuno, anche in Fiorentina, ha già pomposamente provveduto a sostenere ma un reparto che, per caratteristiche tecniche, i viola non avevano da tempo. A quanto pare è finito il tempo dei calciatori doppioni, con un reparto riempito di elementi fatti con lo stampino senza nessuna possibilità concreta di poterli poi far coesistere sul campo. Se penso che lo scorso anno venne messa in piedi l'operazione D'Agostino per affiancarlo a Montolivo (l'inizio del malcontento dell'ormai ex capitano nasce da lì), Donadel e quel Bolatti che fu il colpo dell'inverno precedente era facile prevedere a che stagione sarebbe andata incontro la Fiorentina. Basterebbe quindi questo per poter dire che già ora la Fiorentina è più forte di quella dello scorso anno, senza chiedere niente altro a chi, lo abbiamo capito, di soldi da investire nella squadra senza prima cedere non ne vuol mettere. Quel che salta agli occhi è che finalmente Mihajlovic ha a disposizione un reparto di piedi buoni, dotati di forza, corsa, capacità di inserimenti e qualche gol, con Aquilani e Lazzari su tutti. Ovviamente la speranza è che proprio il tecnico serbo non si complichi troppo la vita perché se Corvino riesce a portarti in dote Aquilani, il centrocampista italiano con la miglior visione di gioco, dotato di lancio lungo, corsa, inserimento da dietro faccia alla porta l'ipotesi di costruirgli intorno una squadra in cui lui dovrà essere il cosiddetto centrocampista offensivo fa immediatamente temere qualche equivoco a breve termine e della confusione tattica da smaltire con i primi test amichevoli. Piuttosto Lazzari sembra più adatto per quel ruolo, un giocatore però che a Firenze deve trovare finalmente la propria consacrazione e la propria dimensione definitiva. Stiamo infatti parlando di un calciatore di 27 anni che ancora non ha del tutto mostrato con continuità le proprie doti,che appaiono importanti. Buono anche Munari, alternativa praticamente di tutti i ruoli del centrocampo eccetto, probabilmente, quello più avanzato. A questo punto, paradossalmente, Montolivo potrebbe anche partire senza troppe conseguenze mentre è fondamentale capire cosa farà Vargas. Il peruviano è il miglior giocatore viola e viene da ridere quando si continua a dire che deve rimanere a Firenze solo se è motivato. Chi lo sostiene non si rende conto di star rivolgendo un'accusa a tecnico e società perché a motivare un giocatore importante sono gli imput tecnici dell'allenatore e il progetto del club. Ovvio che ci sono poi anche i soldi ma non essendoci al momento offerte concrete per lui è compito della Fiorentina farlo sentire partecipe del progetto. Nel 4-3-1-2 non è vero che Vargas è di troppo anzi, per certi versi, potrebbe fare di tutto: interno sinistro nei tre di centrocampo, centrocampista offensivo atipico, talvolta seconda punta (partendo da sinistra) come è capitato col Perù in coppa America o, come lo preferirei, laterale sinistro sulla linea difensiva. Aspettiamo con fiducia che sia ufficiale Aquilani quindi e poi dedichiamoci a dare un'alternativa a Gilardino.
Leonardo Petri