SARTI, Domenica grande emozione. Il Fiorino d'Oro...
Queste le parole di Giuliano Sarti, portiere vincitore del primo scudetto della Fiorentina: ''Il ricordo più curioso dello scudetto? Direi la premiazione con il sindaco La Pira in Palazzo Vecchio. Fu bellissimo, c'eravamo solo noi, ma mi dissero che erano finiti i Fiorini d'Oro e non me lo dettero. Lo dissi poi anche a Giani, ma purtroppo non l'ho più ricevuto. Essere domenica allo stadio sarà una grand emozione, spero che non sarà qualcosa di troppo toccante. Comunque mi porterò dietro una delle mie nipotine così mi sosterrà lei. Non è che sperassi nella vittoria dello scudetto, ma qualcosa di meglio sì. Eravamo partiti forte. Un gioco bellissimo da vedere, entusiasmante. Non ci si scorda come si gioca dopo 15 partite e non credo che la fatica fisica possa aver influito tanto. In un ventina di giorni si recupera tutto. O tutto l'ambiente era troppo carico e poi si è smontato o qualcosa si è rotto.
Io spero che prima o poi, prima di lasciare questo mondo magari, la Fiorentina vinca il terzo scudetto. Però bisogna svegliarsi, darsi da fare. Lo scudetto rimane per ora il titolo più ambito. Penso che Tatarusanu sia un portiere anomale. Non riesce ad entusiasmare nessuno. Ma ancora più difficile è trovarne uno migliore. Non mi sembra una cosa semplice. E comunque due portieri bravi servono sempre. Non mi piace il concetto di titolare e riserva prestabiliti''.