ORLANDO, Mihajlovic non è protetto dalla società
Il ritorno al successo della Fiorentina nel turno infrasettimanale contro il Genoa ha reso l'ambiente viola più ottimista in vista della seconda parte di stagione; i segnali positivi sono arrivati non tanto dal punto di vista del gioco, quanto del carattere. "Chi si aspettava una bella partita contro il Genoa non doveva presentarsi allo stadio, perché erano importanti solo il cuore, l'attenzione e soprattutto i tre punti - ha raccontato, ospite di Lady Radio, Massimo Orlando -. L'ambiente non era quello dei migliori, i giocatori avevano sentito nelle gambe e nella testa la contestazione, e dunque superare la formazione di Ballardini era per vari aspetti difficile. Il gioco dalla Fiorentina da qui alla fine del campionato non lo vedremo mai, per adesso accontentiamoci dei punti".
"Le ultime dichiarazioni di Mihajlovic, quelle del dopo gara contro il Genoa, testimoniano che la squadra ha giocato anche per lui, ed anch'io dai riscontri che ho con i calciatori gigliati posso confermare il bel rapporto fra il tecnico serbo e lo spogliatoio - ha concluso il 39enne di San Donà di Piave -. Mihajlovic ha passato certamente giorni terribili alla vigilia della gara contro il Genoa, credo che abbia lavorato molto sulla testa dei giocatori, e mi sembra che lo spirito della Fiorentina fosse quello giusto. Sono contento per il reintegro di Mutu, ma anche per la gestione della vicenda del rumeno: sono sempre più convinto che la società sia da una parte, i giocatori ed il tecnico dall'altra. Mihajlovic mi sembra tutto fuorchè protetto dalla proprietà viola. Trovo infine assurdi i fischi a prescindere nei confronti di Cerci mercoledì sera. Fischiare l'ingresso di un giocatore che entra in una partita così difficile penso sia stato autolesionistico. Cerci ora deve resettare tutto, con i compagni e con l’allenatore, negli atteggiamenti e nel suo modo di comportarsi in campo, in modo che anche poi i tifosi cambino modo di rapportarsi con lui".