TONI e DAINELLI, due distacchi non così traumatici
Non sarà indifferenza. In molti probabilmente saluteranno come si fa quando si cambia lavoro. La partenza degli amici compagni di squadra Toni e Dainelli si preannuncia così, quasi sottovoce. La piazza, piuttosto impegnata a seguire vicende legate agli arrivi, evidentemente dà già per scontata la doppia bipartita e nel frattempo ci si domanda quanto siano cambiati i tempi. Rispetto alle cariche in Piazza Savonarola per Baggio alle lacrime di trentamila anime a pezzi per il saluto di Rui Costa. Per non ricordare, perchè fa ancora più male, a quel misto fra fischi e appalusi che Firenze dedicò a Batistuta nel suo primo ritorno giallorosso. Chissà, magari proprio in Coppa Uefa e proprio con la maglia del Bayern, se Toni si commuoverà al suo primo gol da ex dalla Fiorentina. Intanto, e lo dimostrano gli atteggiamenti generali, sono in pochi a scomporsi. La delusione per la partenza di reali tasselli di valore assoluto, nei rispettivi reparti sia Dainelli che Toni rappresentano sicuramente garanzie di alto livell , è già alleviata dalla certezza dei ritorni di qualità, dei cambi di uguale valore. Forse, volendo essere maliziosi, dei due sarà probabilmente con Dainelli il distacco più sentito, a prescindere dai motivi economici o professionali.
Perchè se è vero che per il bomber, oramai, Firenze ha già ampiamente dimostrato di poter fare a meno, è altrettanto vero che il difensore rimane un giocatore di sicuro rendimento, toscano e inevitabilmente legato alla maglia. Un giocatore che, detto per inciso, non ha mai fatto dubitare dell'impegno. Commettendo errori, certo, ma come tutti, senza comunque intaccare la voglia di dare il massimo. Toni e Dainelli rimarranno amci anche se non giocheranno insieme. Entrambi porteranno dentro un bel ricordo di Firenze e della Fiorentina. Firenze, dal canto suo, li ricorderà entrambi come due ottimi giocatori. Con il centravanti che, in più, è persino entrato nella storia viola con una cinquantina di reti. Adesso però le strade si separano e dopo una stretta di mano ci si saluta. Senza drammi, senza tragedie. Se non è maturità questa...