PATO, Il Milan una società senza difetti
Galliani ha dichiarato che nessuno al mondo è straordinario come lei, considerando anche l'età. «Ringrazio Galliani, sono contento di averlo fatto felice nella partita contro la Roma. Ma ci sono tanti giovani bravi in giro per il mondo, ve lo garantisco».
Faccia qualche nome. «Il primo è Felipe Mattioni che il Milan ha appena preso ed è proprio bravo. E poi aggiungo David Luiz, difensore centrale del Benfica; Luis Anderson, centrocampista del Manchester United; e Freddy Adu, trequartista del Monaco. Questi quattro arriveranno lontano».
Veniamo subito al caso del momento: lontano potrebbe andarci Kakà, via dal Milan, verso il Manchester City. Che ne pensa? «Se io fossi Kakà, non avrei dubbi: resterei al Milan che è la sua casa. Dovrà decidere con il cuore e con la testa, pensarci bene, ragionare. Io mi auguro che giochi ancora con me».
In attesa di notizie, ci sono le parole di Kakà che ha pronosticato per lei un futuro da campionissimo. «Ho sentito quello che ha detto alla consegna del Fifa World Player. Sostiene che presto anch'io arriverò su quel palcoscenico. E' una bella responsabilità, ma non mi spaventa. Il mio obiettivo è chiaro: voglio diventare il numero uno al mondo».
Mica poco... «Guardate, io ho un mito in testa: è Ronaldo. Quando ero bambino, lo guardavo giocare e cercavo di imitarlo. Il mio sogno è quello che di fare tutto quello che Ronaldo ha fatto per le squadre di club in cui ha giocato e per la Seleçao. Ho sempre negli occhi un suo gol, partendo in dribbling da centrocampo, quando era al Barcellona. Una cosa da Fenomeno assoluto».
Qual è il pregio del Milan? «Io mi sento come in una famiglia, tutti sono pronti a darti una mano, non ci sono invidie».
E il difetto di questa società? «Non ne ho trovati».