FREY E MONTO STORIE DIVERSE DI UN AMORE FINITO

28.07.2011 10:16 di  Sonia Anichini   vedi letture
FREY E MONTO STORIE DIVERSE DI UN AMORE FINITO

Nel rapporto “matrimoniale” del calcio, fra giocatore e società, probabilmente come nella vita comune, esiste la crisi del settimo anno o meglio del settimo ritiro estivo.

Infatti i nostri due campioni con la valigia, Frey e Montolivo, sono entrambi arrivati in viola nell’estate del 2005 e quella attuale è per loro, appunto, la settima preparazione con la Fiorentina.

Cosa passerà nella loro testa, in questi giorni di Cortina? Quali saranno i loro pensieri? Non deve essere facile per Seba e Riccardo, anche se le motivazioni delle rotture con la società sono ben diverse.

Frey avrebbe un contratto fino al 2013 e credo fermamente che lo vorrebbe rispettare, ma la Fiorentina lo ha messo sul mercato perché “anzianotto ed oneroso”. Essendo il francese un appassionato di auto, lo paragonerei ad una lussuosa Jaguar (la sua grinta lo avvicinerebbe ancora al felino, anche se la silouhette forse no): tanta classe e prestigio, ma un po’ ingombrante e costosa. Largo quindi ad una giovanile e sprintosa Smart, modello Neto!

Con il sorriso e la disponibilità verso i tifosi, il nostro portierone maschera però molto bene i sintomi spiacevoli della separazione.

Altra situazione quella del nostro ex capitano che ha abbandonato la nave viola, non condividendone più i progetti.

Nel menage litigarello con la Fiorentina, forse sperava di essere buttato subito fuori casa e non affrontare l’imbarazzo di lavorare ancora con il team gigliato.

I primi giorni, lavoro intenso e sorrisi per tutti ma ora comincia ad affiorare il nervosismo.

Tutti quelli che girano intorno al Milan, squadra predestinata ad accogliere Montolivo, lo considerano adatto a ricoprire il ruolo lasciato libero da Pirlo e lo stesso Galliani lo ha avvalorato. Ma Riccardo deve aver paura di fare come “il ragazzo dalle belle ciglia, tanti lo vogliono ma nessuno lo piglia” e la prospettiva di passare l’anno prima degli europei, come ospite indesiderato in casa viola, lo ha portato ad essere scontroso nella partitella di mercoledì e, addirittura, ad avere uno screzio col mister.

Sente sempre più impellente la necessità di cambiare aria ma, quando tornerà al Franchi, a differenza di Frey, forse non riceverà solo applausi.

Se per il ruolo di portiere abbiamo il sostituto già in casa, per il centrocampista stiamo aspettando la definizione della querelle Aquilani. Arriva o non arriva? La fumata ancora non è bianca, ma sembra schiarirsi ogni giorno. E poi c’è quella maglia numero 10, tanto amata  ed ambita, ancora libera che se non si sbriga ad arrivare, la prenderà Lazzari!

La Signora in viola